lunedì 2 giugno 2014

TAR Veneto: i siti inquinati devono essere bonificati anche se regionali!

Da quando il Ministero dell’Ambiente (con Decreto del gennaio 2013) ha declassificato, da nazionale a regionale, il sito di bonifica di Pitelli, ho continuato a spiegare in tutti modi (vedi ad es. questo post del 2012 QUI)  che sotto il profilo degli obblighi di bonifica ex lege le cose non cambiano granchè:

1. Il sito resta inquinato  e quindi da bonificare
2. I parametri per definire il sito inquinato restano gli stessi
3. Le procedura di bonifica restano le stesse

Questa posizione chiara è ora confermata dalla prima sentenza, della giustizia amministrativa, in materia di declassificazione dei siti di interesse nazionale.


Si tratta della sentenza del Tar Veneto n. 276 del 4/3/2014 (per il testo completo vedi QUI) che al di la della controversia specifica che affronta, afferma sul piano dei principi generali quanto segue: “……..non è vero che la sopravvenuta esclusione dell’area della parte ricorrente dal perimetro del sito di interesse nazionale abbia fatto venir meno i presupposti normativi per l’effettuazione della bonifica, dato che la necessità o meno della bonifica prescinde dall’inclusione nel perimetro di interesse nazionale. Infatti così come l’inclusione di un’area nel perimetro dei siti di interesse nazionale non comporta una presunzione assoluta di inquinamento tale da comportare l’obbligo di eseguire la bonifica dei terreni (come si evince dallo stesso DM 23 febbraio 2000, con il quale è stata effettuata la perimetrazione, e che ha precisato che all'interno dell'area perimetrata deve essere eseguita l'attività di caratterizzazione al fine di accertare le effettive condizioni di inquinamento), allo stesso modo la sua esclusione dal perimetro del sito di interesse nazionale non comporta di per sé all’esclusione degli obblighi di bonifica. Infatti l’obbligo della bonifica è determinato solamente dal superamento o meno di determinate soglie di sostanze contaminanti, e l’unico effetto ricollegabile dall’inclusione nella perimetrazione del sito di interesse nazionale, è il radicamento della competenza in materia, in deroga alle regole ordinarie, in capo al Ministero dell’Ambiente ai sensi dell’art. 17, comma 14, del Dlgs. 5 febbraio 1997, n. 22.”


Questa affermazione netta della giurisprudenza amministrazione cozza chiaramente con le deliranti dichiarazioni del Sindaco di Spezia che sulla declassificazione del sito di Pitelli da nazionale a regionale, non più tardi di qualche giorno fa,  dichiarava: ” «una notizia di straordinaria importanza, che ha liberato la città dalla prigionia di procedure burocratiche farraginose e in concludenti che per un decennio l’avevano penalizzata….il Sin era una gabbia che fortunatamente ci siamo lasciati alle spalle, grazie alla determinazione dell’assessore Raffaella Paita.” (Secolo XIX del 19 maggio c.a.)


Ora visto che come conferma la sentenza sopra citata non cambia granchè dal punto di vista della legge vigente tra sito nazionale e regionale, l’unica spiegazione che può giustificare il delirio di felicità del Sindaco  Federici e della sua “madrina politicaRaffaella Paita consiste in due elementi:
1. i monitoraggi e quindi la decisione del livello di inquinamento  nelle varie parti del sito presupposti delle azioni di bonifica viene deciso e soprattutto controllato solo dalle istituzioni locali
2. Il potere di approvare i progetti di bonifica viene lasciato al Comune con il coinvolgimento al massimo di Regione e Dipartimento spezzino di Arpal

Dove troveranno i soldi per bonificare le parti più inquinate del sito, soprattutto a mare, non è dato saperlo …. ma questo per il Sindaco, l’assessore Paita e il Presidente della Autorità Portuale non sembra essere assolutamente un problema visto che sul punto non hanno fino ad ora speso neppure un grammo dell’impegno e dell’entusiasmo messo per ottenere la declassificazione del sito.


P.S.
La declassificazione del sito di Pitelli venne approvata dal Ministro Clini oggi inquisito anche per questioni legate a tangenti su progetti, finanziati dallo stato italiano,  volti alla riqualificazione e risanamento di aree inquinate. Come dire una nota a margine…..…



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