domenica 7 dicembre 2014

Fondi UE su Piazza Verdi. Menzogne reiterate del Comune: ecco le prove!

Come ormai è noto il Comune di Spezia con apposita deliberazione di giunta (vedi  QUI) ha deciso di proporre alla Regione Liguria lo spostamento dei fondi UE previsti per il progetto di Piazza Verdi ad altri interventi interni al Progetto Integrato La Spezia Centro Città.  Sul fatto che questa scelta era possibile da sempre in base alla normativa di settore nonostante che la Amministrazione Comunale  lo negasse da 3 anni vedi  QUI

A dimostrazione del cumulo di menzogne sistematico che l’Amministrazione Comunale ha  prodotto in questi anni sul progetto di Piazza Verdi, in particolare usando lo “spauracchio” della perdita dei fondi UE, non solo su Piazza Verdi, ma addirittura su tutto il Progetto Integrato da circa 9 milioni di euro, riporto di seguito una serie di citazioni da documenti e dichiarazioni ufficiali degli Amministratori e dirigenti del Comune della Spezia.  Come dire uso le loro stesse parole per dimostrare le loro menzogne....


LE SISTEMATICHE FALSITÀ DELLA AMMINISTRAZIONE FEDERICI SUI FONDI UE PER PIAZZA VERDI

Comunicato della Amministrazione Comunale del 17 giugno 2013: “ il progetto  (di Piazza Verdi ndr.) non può essere realizzato parzialmente ma deve essere portato a compimento nei termini stabiliti e nella sua interezza, in quanto eventuali ritardi, modifiche o limitazioni ne pregiudicherebbero la corretta attuazione. Il mancato o ritardato avvio dei lavori, infatti, comporterebbe per l' Amministrazione al rischio di restituzione del finanziamento concesso dalla Regione Liguria di circa 9 milioni di euro relativo all'intero progetto integrato "La Spezia Centro Città", inserito nel POR FESR 2007-2013


Dichiarazione della Amministrazione al Secolo XIX del  18/6/2013: “se salta il progetto di Piazza Verdi salta il banco”, inteso come il Progetto Integrato  finanziato con circa 9 milioni di Euro dai Fondi POR FERS.


Dalla Risposta Assessore ai Lavori Pubblici nel giugno 2013 al question time presentato dal Consigliere Giulio Guerri (vedi  QUI per il testo completo): “Sono in corso tutte le valutazione necessarie per garantire la realizzazione dell’intervento di riqualificazione della Piazza e sono e saranno poste in essere tutte quelle attività atte a …scongiurare il rischio di un disimpegno e restituzione del finanziamento concesso dalla Regione Liguria – 8.999.800 euro – relativo all’intero progetto integrato “La Spezia Centro Città” inserito nel POR FERS  2007-2013” 


Intervista al Corriere della Sera del 30/6/2013 del Sindaco Federici: “Potrebbero saltare 10 milioni di euro di finanziamenti europei”.


Intervista al Secolo XIX del 11/8/2013 dell’Architetto Vannetti: “ se viene annullata la autorizzazione perderemo i milioni europei”.


Intervista al Secolo XIX del Sindaco Federici del 2/9/2013: “è mio dovere difendere un progetto per il quale ci fono finanziamento ottenuti che non voglio perdere”.



A pagina 9 dalle Osservazioni della Amministrazione Comunale  inviate alla Soprintendenza e alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della  Liguria in data  10/10/2013 (per il testo completo vedi QUI) si legge: "Sulle risorse comunitarie si ricorda che il progetto POR-FERS come gli altri ricadenti nella programmazione 2007-2013 debbono concludersi tutti entri il marzo 2015. Ogni progetto ha poi una tempistica di spesa rilevata trimestralmente che, se non rispettata, comporta il disimpegno automatico delle risorse dedicate. Inoltre il non raggiungimento della previsione di spesa programmato entro il termine del programma (marzo 2015) potrebbe comportate la revoca dell’intero finanziamento del progetto Por-Centro Città (cira 9 milioni di euro)


Lettera  del Sindaco Federici al Secolo XIX del 4/6/2014 con quale artatamente ricollega il rischio di perdita dei finanziamenti europei su Piazza Verdi  con quelli sul Progetto Integrato  riguardante altri interventi. Afferma Federici: “revocare i finanziamenti su Piazza Verdi….sarebbe un danno gravissimo per le tasche dei cittadini. Quei finanziamenti li abbiamo avuti vincendo un bando che portato quasi 20 milioni di euro alla città, con i quali stiamo facendo tante opere importanti e dando lavoro a molti operai”.
   

A pagina 20 dal Controricorso della Amministrazione Comunale  all’appello del di VAS, Legambiente, Italia Nostra e Ministero dei Beni Culturali per l’annullamento previa sospensione della sentenza del TAR Liguria, in data in data 25/6/2014 (per il testo completo vedi  QUI) si legge: "Il Comune si trova esposto, come segnalato al Ministero nelle Osservazioni del 10/10/2013:…a revoca del finanziamento POR-FERS”.


IL LEGAME TRA LE MENZOGNE SULLA PERDITA DEI FONDI UE ED IL TAGLIO DEL FILARE DEI PINI 
Federici il 21/5/2014  subito dopo la sentenza del TAR Liguria che in primo grado aveva dato ragione al Comune sul progetto di Piazza Verdi dichiara al Secolo XIX con apposito comunicato stampa: “Domani ci vedremo per ragionare,  per il riadeguamento e la riorganizzazione del cantiere – Ovviamente parleremo anche del tema dei pini. L’intervento ci sarà, ma non subito, e riguarderà i pini malati, quelli per i quali si era già concordato, anche con la Soprintendenza di procedere”.  In questa dichiarazione del Sindaco, al di la di quello che accadde il giorno dopo, c’è già una menzogna: non era stato concordato un bel nulla con la Soprintendenza. Peraltro il riferimento istituzionale del Sindaco è sbagliato, a dimostrazione della indecente ignoranza istituzionale di questo Sindaco, infatti l’autorizzazione al taglio in area vincolata come Piazza Verdi spetta alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici.  La Direzione regionale invece,  proprio lo stesso giorno,  aveva inviato al Comune  una  propria Nota (vedi  QUI)  che definiva l’operazione di taglio dei pini, senza una formale autorizzazione, un atto che avrebbe prodotto: “un pregiudizio grave e irreparabile”.

Ma c’è di più perché il giorno dopo il Comune fa abbattere tutto il filare in barba alla dichiarazione del giorno prima.

Il 23/5/2014 con comunicato stampa la Amministrazione Comunale dichiara testualmente: “il 22/5 il filare è stato abbattuto su richiesta della ditta appaltante”, quindi,  non la Direzione Regionale, ma una ditta privata ha dato il via libera ad abbattere il filare.  La ulteriore motivazione di tale taglio fornita nel suddetto comunicato stampa è la seguente: “era necessario recuperare il tempo perduto per concludere i lavori entro la data del marzo 2015, pena il rischio della perdita dei finanziamenti europei
Questa ultima dichiarazione è confermata ulteriormente in un comunicato stampa riportato dal Secolo XIX del 2/7/2014 sul controricorso della Amministrazione Comunale all’appello al Consiglio di Stato da parte del Ministero dei Beni Culturali e delle associazioni ambientaliste (Legambiente, Italia Nostra, VAS).

Quindi il Comune per non perdere fondi UE ha distrutto, senza apposita autorizzazione, tutto il filare dei pini nonostante la Diffida della Direzione Regionale per i Beni Culturali e le more dell’appello al Consiglio di Stato.
Il tutto per non perdere fondi UE , gli stessi fondi  a cui, ora, la Amministrazione  ha deciso di rinunciare e di spostare verso altri interventi, cioè quella azione amministrativa dichiarata per anni “impossibile” secondo le menti “lucide” dei dirigenti del Comune. 
UN DELIRIO AMMNISTRATIVO E CONTABILE!



CONCLUSIONI
Quando dichiarava di voler tagliare gli alberi il Comune sapeva bene che si sarebbe andati al Consiglio di Stato e che quindi la questione sulla possibilità di andare avanti con il progetto non era assolutamente definita. Infatti nonostante la sentenza definitiva non sia ancora stata pronunciata, il Comune ha già spostato i fondi da Piazza Verdi ad altri interventi del Progetto Integrato La Spezia Centro-Città.

Quindi il Comune poteva tranquillamente già valutare, da quasi un anno,  che i tempi di realizzazione del progetto si sarebbero allungati a prescindere dall’abbattimento dei pini, come poi effettivamente è avvenuto.

Nonostante tutto ciò  l'Amministrazione Comunale ha abbattuto il filare e lo ha fatto:
non per una ragione amministrativa: non aveva la autorizzazione da parte della Direzione Regionale per i Beni Culturali,
non per salvare i fondi: li ha comunque spostati,
non per ragioni di controversia legale: ha deciso di spostare i fondi senza attendere la sentenza definitiva del Consiglio di Stato.

Quindi perché lo ha fatto? Per la stessa ragione per cui per oltre due anni hanno mentito sui fondi UE, perché questo Sindaco , questa Amministrazione, questi Dirigenti  sono dei mentitori e degli arroganti patologici.
 
Questo marchio resterà attaccato a Federici e ai suoi collaboratori per sempre a prescindere da quello che deciderà il Consiglio di Stato, perché quelli che ho descritto sopra non sono interpretazioni sono fatti!














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