domenica 28 settembre 2014

Gli “sculacciapolli” dell’ASL e gli odori dall’impianto di Saliceti

L'Igiene ambientale ASL interrogata dal Comune di Vezzano Ligure sulle emissioni odorigene dall'impianto di trattamento rifiuti di Saliceti, ha affermato (poi leggeremo nei particolare quando avremo il verbale della indagine completo) che tutto sommato gli odori che subiscono da anni, quasi quotidianamente i cittadini della zona non sono pericolosi per la salute!!!!!!  NON SONO PERICOLOSI PER LA SALUTE?????? Ma questi dell'ASL o sono degli incompetenti totali oppure sono in mala fede...forse entrambe le cose ed in entrambi i casi vanno rimossi dai lori incarichi. 

Eppure la scienza ufficiale, la legge e la giurisprudenza dicono esattamente il contrario di questi "soloni" dell'ASL spezzina, vediamo ....  



LA PUBBLICISTA SCIENTIFICA DA ANNI SOTTOLINEA I RISCHI SANITARI DA EMISSIONI ODORIGENE PROLUNGATE
Già nel 2008 uno dei massimi esperti italiani ed europei in materia il Prof. Luigi Campanella (ordinario di chimica dell'ambiente alla Università di Roma e presidente della società  chimica italiana) era intervenuto sul punto degli effetti degli odori.  il Prof Campanella, nel convegno sulla Mitigazione Olfattiva del 2008 (organizzato da Regione Lazio, ordine dei chimici , Cnr etc.): “in un sondaggio in USA su quale è il valore principale che una persona metterebbe al centro della vita, è emerso che i valori principali equamente preferiti sono: ambiente, salute e alimenti. Sono tutti valori pervasi abbondantemente dagli odori che ne caratterizzano anche la correlazione con le emozioni”.  

Non solo ma la pubblicistica scientifica seria, anche istituzionale, afferma da anni la necessità di interventi tempestivi per eliminare emissioni odorigene prolungate. Afferma l’Arpat Toscana qui la percezione del disagio è esclusivamente di natura personale e può anche diventare una componente di sofferenza psicologica. Una possibile riflessione generale, potrebbe portare a pensare che una prolungata esposizione ad un disturbo, può provocare una sensibilizzazione nella popolazione esposta, generando anche importanti stati d'ansia, che a lungo andare, scalzano il problema stesso, diventando la principale fonte di disturbo. Il tempestivo intervento è quindi da auspicare per contenere questa possibile risposta ansiogena, limitando la deriva e contendo così il problema all'origine.

Uno studio recentissimo commissionato dalla Regione Veneto e Provincia di Rovigo (luglio 2014, vedi  QUIha dimostrato che la percezione dell’odore da parte degli esseri umani avviene a soglie di concentrazione nettamente più basse di quelle previste dai limiti delle autorizzazioni alle emissioni.
Non solo ma l’odore può considerarsi molesto già al limite tra 5 e 10 Unità Odometriche/m3. Ricordo che il limite applicato fino ad ora dalla autorizzazione della Provincia all’impianto di saliceti è attualmente di 200 U.O./m3!



IL MANUALE APAT SULLE EMISSIONI ODORIGENE
Il Manuale APAT (ora ISPRA, l’istituto scientifico che supporta il Ministero dell’Ambiente ma anche le Arpa regionali come la nostra Arpal), vedi QUI nelle sue conclusioni fornisce affermazioni emblematiche ( e siamo nel 2003!):  “…la presenza di cattivi odori altera l’equilibrio psicofisico della persona, producendo uno stato di malessere tale da condizionarne il comportamento.Il primo effetto nocivo riscontrabile è pertanto collegato alla sensazione odorosa sgradevole che può altresì provocare delle attività riflesse a livello gastrico, salivare, cutaneo” (pagina 38 del Manuale APAT)
Ora proiettate la sensazione sgradevole di cui tratta il Manuale APAT, su molti anni (praticamente da quando è in funzione l’impianto di Saliceti: 2005 la prima autorizzazione poi rinnovata nel 2009) con una media di moltissimi giorni all’anno e all’interno del giorno di molte ora e poi spiegatemi come si possa dire che emissioni odorigene di questo tipo non producano alcun danno alla salute di chi le subisce!



CONCLUSIONI
Quindi gli esperti di emissioni odorigene moleste e la giurisprudenza affermano che le stesse:
1. incidono addirittura sulle nostre emozioni
2. alterano l’equilibrio psicofisico della persona
3.richiedono quindi interventi tempestivi,
4.producono, ex lege, inquinamento anche se vengono rispettati i limiti specifici al singolo impianto
5. i limiti dati nelle autorizzazioni sono troppo elevati rispetto alla reale percezione delle emissioni moleste
……

ma nonostante tutto ciò, per  questi “sculacciapolli” dell'ASL di Spezia dopo anni e anni di emissioni quotidiane, i cittadini possono stare tranquilli perché "non ci sono rischi per la salute"!












Nessun commento:

Posta un commento