La
centrale Enel verso le dieci del mattino di
Martedì 12 Agosto ha prodotto una fuoriuscita anomala di fumo nero dalla
ciminiera del gruppo 3 quello a carbone.
Giustamente il Comitato
SpeziaViaDalCarbone ha subito richiesto chiarimenti all’Enel sulla
natura di questa fuoriuscita confermando il suo ruolo di sentinella attenta sul
territorio rispetto ai rischi legati alle emissioni della centrale spezzina.
La risposta dell’Enel (vedi QUI) è stata tempestiva, e questo, riconosco insieme con gli amici del Comitato, costituisce una novità rispetto alla reticenze
del passato. Merito sicuramente della azione di pressione del Comitato in questi anni.
Ma riconosciuta la tempestività, andando alla sostanza, la risposta Enel appare ancora un volta reticente e, soprattutto, non
adeguata ai protocolli europei in materia di gestione dei transitori. Parliamo di quei fenomeni di arresto ed avvio del gruppo generatore a carbone.
Passano gli anni, si aggirano le norme (dal 1989 come
vedremo subito) ma Enel continua a non
gestire adeguatamente questi fenomeni dovuti sicuramente alla vetustà di un
impianto che, anche dopo gli adeguamenti al Decreto di rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale (di seguito AIA), resta lontano anni luce dagli
standard ambientali delle centrali di nuova generazione a carbone.
L’emissione anomala dello
scorso 12 agosto è, secondo il comunicato Enel, così definita: “ La fuoriuscita di
fumo è riconducibile a un fenomeno transitorio legato alla combustione che ha
determinato una temporanea carenza di ossigeno”, quindi un cattivo funzionamento, sia pure
transitorio, nella combustione dell'impianto.
La normativa sin dal 1989 imponeva e impone delle modalità gestionali di
questi eventi che però continuano a riprodursi senza che di essi ci sia un
rispetto rigoroso da parte Enel delle suddette modalità gestionali e tanto
meno si metta a regime l’impianto e il
suo ciclo produttivo. Per questo secondo aspetto l’unica soluzione sarebbe
la chiusura dell’impianto per sempre o al massimo la sua sostituzione con una
centrale di nuova generazione. Questo secondo aspetto è la vera questione
totalmente rimossa da Ministero Ambiente, Provincia e Comune della Spezia
quando hanno avvallato la nuova AIA.
Ma vediamo sinteticamente cosa afferma la normativa sulla gestione di
questi transitori e soprattutto se Enel l’ha rispettata sia per il passato (precedente al Decreto AIA) che
per il futuro (attuali prescrizioni Decreto AIA)........