mercoledì 30 luglio 2014

Porto di Spezia rischi incidenti: a che punto “non" siamo!

In Comitato Portuale il comandante della capitaneria di Porto di Spezia ha chiesto la   adozione di misure di prevenzione degli incidenti che si possono verificare nelle aree portuali per l’assenza di dispositivi di sicurezza dei disabili visivi. Proposta giusta ma su tutto il resto? Sulla sicurezza nel porto manca intanto la informazione e poi anche scelte di maggiore prevenzione come per il rischio incendi soprattutto nel caso di trasporto di merci pericolose. Di seguito una analisi di quello che manca e dei rischi che corriamo...

lunedì 28 luglio 2014

Partecipazione: sfatti - misfatti delle giunte di centro sinistra a Spezia

Dopo la sconfitta in consiglio di stato su Piazza Verdi e la sentenza del TAR Lazio che ha annullato il decreto che declassifica i siti di bonifica di interesse nazionale, il Sindaco Federici, con il suo nuncius personale assessore Ruggia, ha proposto una specie di "sceneggiata partecipativa" sulla collocazione della fontana di Piazza Europa.......

In questo post voglio ricordare a tutti cosa le Amministrazioni spezzine di centro sinistra in questi 15 anni hanno sfatto o non hanno fatto in materia di trasparenza e partecipazione.....  
Lo voglio ricordare non per fare polemica ma perché solo con una profonda autocritica sul passato oltre che sul presente chi amministra questa città potrà cambiare il modo di governare rendendolo più trasparente e partecipato ma anche più efficiente….perchè credo sia sotto gli occhi di tutti che la logica autoritaria del Sindaco Federici e della sua Amministrazione non abbia fino ad ora prodotto neppure risultati concreti.

sabato 26 luglio 2014

Fontana di Piazza Europa: la propaganda contro la partecipazione!

L'Assessore Ruggia sul Secolo XIX di oggi dichiara in relazione al sondaggio su dove ricollocare la fontana di Piazza Europa: "il grande sforzo di palazzo civico per riuscire a mettere insieme la macchina organizzativa del sondaggio”.

Il grande sforzo per far decidere agli spezzini dove mettere un contenitore di acqua con qualche zampillo? Io credo che ci sia un limite anche alla indecenza.

Ma come dire lasciamo perdere i mie giudizi personali, voglio prendere sul serio la apertura alla partecipazione/ informazione da parte della Amministrazione Comunale ai cittadini spezzini.

Quindi chiedo se la Amministrazione Comunale è intenzionata a migliorare il coinvolgimento, sia a livello informativo che partecipativo, su questioni ben più importanti.


Faccio due serie di esempi su come si possa e si debba informare e coinvolgere i cittadini nelle decisioni rilevanti per la città e su come la attuale Amministrazione Federici non lo abbia fatto per niente fino ad ora:  la prima serie di esempi riguardano casi specifici sull’area ex IP, sulla bonifica del sito di Pitelli, e sul recente trasporto radioattivo  nel nostro golfo; la seconda serie riguarda in generale il modello organizzativo del governo del Comune di Spezia in chiave di informazione e partecipazione.



giovedì 24 luglio 2014

Archiviazione esposto penale su Piazza Verdi: affermazioni sconcertanti!

Ho il massimo rispetto per l'autonomia della magistratura fino a quando si mantiene dentro la sua cornice che è quella di interpretare ed applicare la legge.  
La ordinanza di archiviazione (vedi QUI) dell'esposto che chiedeva di indagare su eventuali responsabilità penali dei dirigenti del Comune in riferimento alla relazione storica allegata al bando di selezione del progetto di "riqualificazione" di Piazza Verdi, contiene affermazioni che con il diritto e con la logica dei fatti hanno poco a che fare.  

Quindi di seguito analizzerò prima gli aspetti legali della ordinanza per poi passare alla parte inquietante di questo provvedimento, quella chiaramente politica.


Piazza Verdi: la confusione della direttrice delle Istituzioni Culturali


Dopo l’archiviazione dell’esposto che chiedeva di indagare su presunti reati commessi nella stesura del dichiara della relazione storica allegata la bando per la selezione del progetto di “riqualificazione” di Piazza Verdi, la Direttrice della Istituzione per i servizi Culturali del Comune di Spezia rilascia una lunga intervista al Secolo XIX (vedi  QUI).

In particolare mi ha colpito questo passaggio dove la dottoressa afferma: “La questione degli alberi era marginale rispetto all’analisi della piazza. Dicevo solo se avessero più o meno di cinquant’anni (requisito in vigore all’epoca per stabilire una tutela, ndr),ma non era stata richiesta una perizia sui pini”.

Posso umanamente comprendere la difesa della dottoressa da un punto di vista personale come pure la sua soddisfazione per l’archiviazione dell’esposto, e tralascio per il momento 
la questione della archiviazione in sede penale,  visto che non ho ancora avuto il testo del decreto e non è mia abitudine commentare in questo blog atti di istituzioni non ancora letti. 

Voglio invece dimostrare di seguito come la affermazione sopra riportata non abbia alcun fondamento amministrativo anzi non corrisponde ne alla verità dei fatti e degli atti ne alla vigente normativa in materia peraltro citata impropriamente dalla stessa dottoressa.

martedì 22 luglio 2014

Ordinanza Consiglio di Stato su Piazza Verdi: significato e conseguenze.

Il  Consiglio di Stato  (vedi  QUIha confermato la sospensione della sentenza del TAR Liguria che aveva provvisoriamente sbloccato i lavori al centro di Piazza Verdi.
Ricordo che il Comune di Spezia interpretando in modo artatamente forzato quella sentenza aveva eliminato l’intero filare dei pini. Su questa forzatura e sulle conseguenze della stessa, sia alla luce della attuale ordinanza del Consiglio di Stato che della futura sentenza di merito se accogliesse la richiesta di annullamento definitivo della sentenza del TAR Liguria ho spiegato QUI.  

La nuova ordinanza del Consiglio di Stato è di grande rilievo perché non si limita ad affermare la esistenza di un potenziale danno grave irreparabile se i lavori continuassero al centro della piazza ma afferma alcuni principi di merito riprendendo molte delle tesi che come ricorrenti abbiamo spesso affermato in questi mesi.

Di seguito in grassetto e in corsivo i principi della ordinanza del Consiglio di Stato con subito dopo una mia spiegazione del significato degli stessi rispetto alle tesi del Comune di Spezia.

domenica 20 luglio 2014

Sito di Pitelli: il quadro della situazione e le prospettive immediate


Di seguito la relazione che ho tenuto alla conferenza sul Sito di Pitelli con la giornalista del Secolo XIX Sondra Coggio nell'ambito della Festa spezzina del Movimento 5stelle

sabato 19 luglio 2014

Sito di Pitelli: cosa succede dopo la sentenza del TAR Lazio

Come già rilevato nel post precedente il Tar Lazio ha annullato il decreto ministeriale del gennaio 2013 con il quale venivano declassificati a siti di interesse regionale vari siti di bonifica tra cui anche quello di Pitelli.



I PRINCIPI AFFERMATI DALLA SENTENZA DEL TAR LAZIO
1. La procedura per le bonifiche dei siti di interesse nazionale non è più complicata di quella per i siti regionali anzi offre "rapidità e snellezza di procedure maggiori";
2. i siti di interesse nazionale sono stati istituiti proprio per evitare che oneri procedimentali e finanziari vengano addossati indebitamente all’Ente Regione con riferimento a valori che trascendono la limitata sfera degli interessi locali;
3. il nuovo parametro per definire i siti di interesse nazionale (introdotto con la riforma del 2012) va ad aggiungersi ai 6 esistenti che non vengono superati,
4. i sei, con la riforma del 2012 sette, parametri costituiscono solo dei criteri generali per definire meglio la grave situazione di compromissione e di rischio ambientali tale da implicare (a prescindere dalle cause che l’hanno determinata) il superiore interesse nazionale per la procedura di bonifica,
5. per essere classificato come sito di interesse nazionale  non serve che l’area perimetrata dello stesso risponda a tutti e 7 i parametri di legge.


venerdì 18 luglio 2014

Tar Lazio annulla decreto che declassifica i siti di bonifica nazionali

Il TAR del Lazio (vedi QUI)  ha annullato il Decreto del Ministero dell’Ambiente 11 gennaio del 2013 con il quale sono stati declassificati da nazionali a regionali numerosi siti di bonifica, tra questi come è noto anche quello di Pitelli.

Il TAR ha annullato il suddetto Decreto sulla base del ricorso della Regione Lazio "in riferimento a quanto in esso disposto per il sito del Bacino del Fiume Sacco" cioè uno dei siti declassificati dal Decreto.

Ma è chiaro che le motivazioni che hanno portato il TAR Lazio ad annullare il Decreto valgono indirettamente anche per gli altri siti compreso quello di Pitelli oggetto anche questo ultimo di due ricorsi pendenti uno al Tar Liguria (della associazione VAS) e l’altro al TAR Lazio (della associazione Legambiente).

Rumore in città: ci vogliono nuove regole a tutela dei residenti!

Il TAR Marche con sentenza  n.662 dello scorso 3 luglio 2014 (vedi  QUIha applicato con rigore il principio previsto dalla vigente normativa in materia di tutela dall’inquinamento rumore, secondo il quale: non si possono derogare i limiti di emissioni rumorose da parte di attività di intrattenimento che si svolgono per tutto l’anno o comunque per periodi di tempo piuttosto lunghi ancorchè  non quotidiani.
Di seguito analizzerò la applicazione del suddetto principio alla regolamentazione delle emissioni rumorose nel Comune di Spezia  

giovedì 17 luglio 2014

Sentenza Corte Costituzionale sulla VAS: la studino in Regione Liguria!

La Corte Costituzionale con sentenza  n. 197 del 2014 (vedi  QUIha nuovamente ribadito alcuni principi fondamentali in materia di  applicazione della Valutazione Ambientale Strategica ( di seguito VAS) alle varianti agli strumenti di pianificazione generali (es. nella legge ligure i Piani Urbanistici Comunali) e ai piani di aree limitate rispetto alle aree dell’intero territorio comunale e/o regionale o  di aree protette.

Su cosa consista la VAS si veda QUI, Sezione "COMMENTI  DISPENSE LEZIONI".

La sentenza dichiara la illegittimità costituzionale di un articolo di una legge regionale del Piemonte che era andata a modificare la normativa di questa Regione in materia di  ambito di applicazione della VAS

In particolare due sono le norme  contestate della suddetta legge regionale  da parte del Governo di fronte alla Corte Costituzionale:

venerdì 11 luglio 2014

Sito Pitelli: bonificare aree militari come aree residenziali e non industriali

Interessante sentenza del TAR Lombardia (vedi  QUI) sui rapporti tra destinazioni urbanistiche e bonifica di aree inquinate e riconosciute quindi come siti di interesse regionale.

La sentenza costituisce un interessate punto di riferimento  giurisprudenziale anche per la bonifica del sito di Pitelli, pur non essendo ovviamente immediatamente applicabile allo stesso.

Piano spiagge Marinella si applica la VAS: ma quale VAS?

La Regione Liguria riconosce la necessità di applicare la Valutazione Ambientale Strategica (VAS)  al piano degli arenili e della fascia costiera di Marinella. Si tratta, come deciso dal protocollo 8/11/2013 (per il testo vedi  QUI), di uno stralcio importante dal progetto generale del “Progetto Marinella”.
Non si tratta di una "gentile concessione" ma di un atto dovuto ex lege e, come spiego di seguito, una concessione neppure impostata correttamente relativamente alla vigente normativa in materia.  


giovedì 10 luglio 2014

Le condizioni per impugnare la VAS dei piani urbanistici

La VAS (acronimo di valutazione ambientale strategica) è un metodologia di valutazione ma anche di prevenzione dell’impatto ambientale degli strumenti di pianificazione urbanistica, per un approfondimento vedi QUI.  

Il TAR Lombardia con una interessante sentenza  (vedi QUI), che riprende indirizzi già affermati dal Consiglio di Stato, precisa le condizioni per poter impugnare le conclusioni di una VAS da parte di un privato ma anche di una associazione e/o comitato.

mercoledì 9 luglio 2014

Sito di Pitelli: basta un decreto del Ministro per ritornare al SIN

PREMESSA SUI TERMINI USATI IN QUESTO POST.
Per SIN si intende sito di bonifica di interesse nazionale
Per SIR si intende sito di bonifica di interesse regionale
La modifica di una legge richiede una approvazione di entrambi i rami del Parlamento
Il decreto ministeriale è approvato direttamente dal Ministro sia pure con adeguata istruttoria preliminare per motivarlo.  

Ora veniamo all’oggetto del post che già si ricava dal titolo e che viene ripetuto dalla seguente domanda…….


PER TORNARE A SIN OCCORRE MODIFICARE LA LEGGE  VIGENTE IN MATERIA?
Una delle tesi che ha espresso il Sindaco Federici  nel Consiglio Comunale dello scorso 7 luglio è la seguente: “la bonifica  del sito di Pitelli  può tornare alle competenze del Ministero dell’Ambiente solo con una modifica della legge nazionale e quindi solo con un passaggio nelle aule parlamentari”.


Ma cosa dice questa legge citata dal Sindaco?  

domenica 6 luglio 2014

Impianto Acam di Saliceti: odori fuori legge.

L’impianto Acam di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati non pericolosi, per la trasformazione in combustibile da utilizzare nella produzione di energia alternativa fa ancora parlare negativamente di se.  

L’impianto, collocato in località Saliceti nel Comune di Vezzano Ligure, da settimane ha ricominciato a produrre emissioni odorigene nauseabonde in danno dei numerosi cittadini residenti nella zona. Non si tratta di episodi isolati visto che si stanno riproducendo da anni, praticamente da poco dopo che l’impianto venne autorizzato nel 2008.  Eppure se andiamo a leggere (vedi  QUIil comunicato di Acam del 13 giugno 2008 al momento della inaugurazione si affermava tra l’altro: “Tutte le operazioni avvengono al chiuso in  locali dotati di sistemi di aspirazione e di ricambio dell’aria per assorbire gli odori derivanti dalle fasi di lavorazione”.