venerdì 13 giugno 2014

Pitelli: i rifiuti trovati e quelli che già si conoscono ma nessuno rimuove

 Scoperti rifiuti nelle colline di Pitelli fuori dalle zone già individuate....è già partita la gara tra gli ambientalisti "fighi" dal titolo :"dove erano tutti gli altri mentre io dicevo queste cose?" ............patetici ma mai quanto il Sindaco Federici che dopo la declassificazione del sito di Pitelli da  nazionale a regionale aveva dichiarato: “una notizia di straordinaria importanza, che ha liberato la città dalla prigionia di procedure burocratiche farraginose".       


Intanto il modo in cui questi rifiuti sono stati ritrovati fa sorridere: con un geomagnetometro. Un apparecchio che l’ufficio ambiente della Provincia possedeva fin dal lontano 1995.
Scrivevo su una lettera che La Nazione del  27/12/1996 gentilmente pubblicò, rivolgendomi all’allora Assessore all’Ambiente della Provincia: “…..solo nei giorni scorsi ho saputo, casualmente, che il magnetometro è ora in possesso della Provincia di Spezia. Tale strumento era stato  in possesso , in precedenza , della Provincia di Milano che lo utilizzava per controllare le discariche abusive. Lei invece queste cose le sapeva da oltre 1 anno  quindi era perfettamente in grado di utilizzare al meglio questo strumento anche per indagini esterne all’area di coltivazione della discarica viste le notizie che da anni giravano su quell’area e sulle società che gestivano il traffico dei rifiuti nella nostra Provincia”…..

Domanda perché gli organi preposti ai controlli in questi 20 anni non hanno mai fatto un controllo ampio sulle colline di Pitelli?  Dobbiamo sempre sperare in qualche “gola profonda” in qualche pentito, per capire il livello di diffusione degli smaltimenti anomali in quelle zone del territorio comunale? 

A conferma di quanto sopra rilevo, inoltre,  come ancora una volta lo smaltimento illegale venga trovato non dagli organi ordinari di controllo : Comune, Provincia, Arpal ma dalla Forestale..... 



IL VERO INQUINAMENTO RIMOSSO È QUELLO DEL GOLFO
Ma il vero problema  che tutti, ambientalisti "fighi" compresi, continuano a rimuovere è l'inquinamento in mare...... di cui nessuno parla, comprese le aree militari.
Le bonifiche, nella parte a mare del sito di Pitelli, fino ad ora sono state fatte in zone non rilevanti sotto il profilo dell’inquinamento, ma rilevanti sotto il profilo degli interessi economici  che muovevano.  
Scrivevo in questo post  (vedi  QUIdel 19/5/2014: “Quello che si continua a  nascondere  è che lo studio ICRAM  non è solo una mappa (caratterizzazione) della diffusione dell’inquinamento del golfo ma un vero e proprio Progetto Preliminare di Bonifica che nella dizione della allora vigente normativa significa:
1. individuazione delle aree prioritarie su cui intervenire per il disinquinamento e/o messa in sicurezza
2. parametri per definire le aree da bonificare
3. aree su cu effettuare ulteriori approfondimenti di indagine
4. diverse modalità e tecniche di bonifica”.


RIFLESSIONI CONCLUSIVE
Spero che questo “ritrovamento” non diventi la scusa per dimenticare l’inquinamento complessivo e ampiamente conosciuto del sito di Pitelli, ma sia semmai la conferma di quattro assunti che sostengo da anni, senza essere smentito da nessuno:
1. il sito di Pitelli è ancora in gran parte inquinato e la sua caratterizzazione non è ancora conclusa sia a terra e che a mare;
2. la declassificazione del sito da Nazionale a Regionale rischia di lasciare in mano tutta la partita delle bonifiche allo stesso sistema di potere regionale e locale che ha prodotto il disastro attuale;
3. l’inchiesta spezzina sulle navi dei veleni (riaperta, almeno potenzialmente per ora, in particolare dall’impegno dell’avvocato Antonini di Legambiente, non dimentichiamolo!) deve essere inserita nella inchiesta più generale sulla mancata bonifica delle aree inquinate del nostro golfo (terra e mare) al fine di fare piena luce su tutto quello che non è stato fatto e si poteva dopo la esplosione dello vicenda di Pitelli;
4. l’Autorità Portuale insieme al Comune di Spezia ha una enorme responsabilità nella mancata bonifica del nostro golfo (vedi QUI), responsabilità spesso rimossa da un certo “ambientalismo” dell’ultima ora 


Chi ha autorizzato, controllato e gestito le vecchie discariche, finite nell'ormai chiuso processo di Pitelli,  ha sicuramente delle gravi responsabilità,  ma tutti coloro che  successivamente hanno avuto incarichi di responsabilità istituzionale per ben 19 lunghi anni hanno identiche se non più gravi responsabilità. Perché a quel punto sapevano, avevano gli strumenti di legge per agire e non lo hanno fatto, secondo me per dolo, ma su questo spero indaghi una volta per tutte la magistratura.




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