martedì 29 ottobre 2013

Rapporto Ecosistema Urbano: Spezia quinta solo sulla carta!

Nuovo Rapporto Ecosistema Urbano (vedi QUI).  

La riflessione su scala nazionale  è che nessuna città si è avvicinata al dato assoluto di 100 che significa rispetto di tutti i parametri legislativi e gli obiettivi delle politiche in materia ambientale. Il massimo punteggio è quello di Belluno 72,19.
Questo significa che al di la delle classifiche, che servono più ai tifosi delle singole amministrazioni o ai loro detrattori, esiste nel nostro Paese una gravissima crisi urbana che ha nomi e cognomi: traffico, inquinamento dell’aria, rumore, rifiuti, politiche di risparmio energetico assenti , trasporti pubblici locali a livello di terzo mondo etc. etc.   
D'altronde gli stessi estensori del Rapporto nella parte iniziale (pagina 8)  affermano: "il piazzamento in una posizione alta della classifica generale non è necessariamente un riconoscimento di buone performance ambientali, quanto piuttosto un primato relativo avvantaggiato da una complessiva mediocrità delle città".

Spezia apparentemente si piazza bene  (quinta nelle città medie tra 80.000 e 200.000 abitanti, decima nella classifica assoluta). 
Ma i dati che emergono da questi Rapporti vanno letti  in modo accurato,  settore per settore,  per capire davvero cosa ci sta dietro la posizione in classifica della nostra città. 

giovedì 17 ottobre 2013

Perchè Forcieri non può essere Presidente della Autorità Portuale

Il Consiglio di Stato in una recentissima sentenza ( vedi  QUI),  curiosamente cancellata dal dibattito pubblico spezzino, ha chiarito in modo netto quali debbano essere le qualifiche professionali per lo svolgimento della funzione di Presidente della Autorità Portuale. 

sabato 12 ottobre 2013

Discarica di Mangina: come dovrebbe funzionare la Inchiesta Pubblica.

PREMESSA  PERCHÉ UNA INCHIESTA PUBBLICA PER LA VIA SULLA DISCARICA DI MANGINA

La vicenda del progetto di discarica in località Mangina (Borghetto Vara) costituisce un esempio classico di conflitto ambientale dove una intera comunità si pone in palese e motivato contrasto con la realizzazione di un progetto che potrà produrre un rilevante impatto ambientale ma anche economico e sociale sull’intera Val di Vara. Una Valle che è stata dichiarata bio-distretto con Delibera Giunta Regionale 379/2013 in attuazione della Legge Regionale 66/2009.
Il progetto, ma soprattutto il sito in cui dovrà essere eseguito,  sono contestabili sotto vari aspetti come dimostrano le osservazioni presentate dal Comitato Nessuna Discarica in Val di Vara, nonché i documenti e le dichiarazioni di tutti i Sindaci dei Comuni della Valle.

Siamo in un caso tipico che richiede l’applicazione di uno strumento previsto dalla stessa legge regionale Ligure della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale di progetti ed opere) : L’Inchiesta Pubblica.   Il comma 5 articolo 11 della legge regionale sulla VIA recita: 5. La Regione favorisce, di intesa con i Sindaci dei Comuni interessati, inchieste pubbliche, con particolare riguardo ai progetti assoggettati a procedura regionale.  6. Qualora le inchieste di cui al comma 5 non abbiano luogo, il proponente può, anche su propria richiesta, essere chiamato ad un sintetico contraddittorio con i soggetti che hanno presentato osservazioni sul progetto.  7. Gli atti conclusivi dell'inchiesta o del contraddittorio vengono acquisiti e valutati al fine dell'emissione della decisione di VIA”. 

Il Comitato “Nessuna discarica in Val di Vara” ha richiesto ufficialmente (vedi  QUIalla Regione Liguria  la convocazione, ai sensi della norma sopracitata, dell’Inchiesta Pubblica, sospendendo quindi i termini della procedura di VIA sul progetto di discarica per il tempo necessario allo svolgimento di detta Inchiesta.



COME FUNZIONA UNA INCHIESTA PUBBLICA
Ma come dovrebbe funzionare questa Inchiesta Pubblica?