giovedì 20 giugno 2013

P.za Verdi, il passato, la democrazia e gli studenti del Polo Universitario

Gli studenti del Polo Universitario spezzino a favore del progetto Buren: "in questo scontro tra chi guarda al passato e l'Amministrazione, noi siamo con l'Amministrazione" (vedi QUI).

Io sono molto attento a quello che pensano i giovani, sia perché mi capita di formare giovani laureati nell’ambito del mio lavoro di consulente di legislazione ambientale (come sto facendo in questo periodo a Pisa), e soprattutto perché ritengo che senza di loro un Paese, come una città,  siano perduti. Quindi credo valga la pena  soffermarsi su questo comunicato anche e sia pure criticamente, dandogli comunque il giusto peso anche se si tratta di giovani che non hanno ancora alcun potere o influenza diretta nella vicenda di P.za Verdi.


Allora secondo questo gruppo di studenti (10 firme in tutto) chi è contro il progetto Buren guarda al passato.  Ma passato non è una  brutta parola così come non lo è moderno,  il punto come sempre è andare a svelare cosa c’è dietro alle parole.
E’ quello che hanno fatto gli oppositori al progetto Buren studiando le carte, ricostruendo un  punto di vista autonomo, sulla procedura svolta per approvare il progetto, ma anche sulla valenza storica della Piazza. 

Forse questi ragazzi , volendo riconoscere loro la buona fede e visto che sono studenti,  avrebbero bisogno di un corso accelerato di Diritto dei beni culturali e ambientali.
In questo modo scoprirebbero, in primo luogo,  l’articolo 1 del Codice dei Beni Culturali che in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione afferma che la Repubblica tutela e valorizza il patrimonio culturale al fine di preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio.
In questo modo, in secondo luogo,  potrebbero conoscere il concetto di risanamento conservativo che deve essere applicato agli interventi su immobili vincolati come P.za Verdi,  potrebbero conoscere anche il concetto giuridico di albero monumentale, potrebbero,  infine,  capire meglio le illegittimità e le carenze istruttorie della procedura  seguita per approvare questo progetto, in particolare leggendo gli atti istruttori di questa procedura per rendersi conto delle contraddizioni  (vedi QUI),   a volte al limite del ridicolo, tra i diversi atti:  procedure di verifica dell’interesse storico della piazza prima richieste (novembre 2012),  poi considerate inutili (aprile 2013)  e poi nuovamente richieste (giugno 2013 sia pure sotto dettatura ministeriale)  in un gioco delle parti  dove la competenza e il rispetto della legge non esistono ma esistono invece la confusione tecnico-amministrativa  e la sudditanza verso le logiche del potere politico.

Non solo ma questi studenti avrebbero bisogno anche di una lezione sul concetto di democrazia rappresentativa e di sovranità popolare. Di fronte alle dichiarazioni del Sindaco :”mi hanno votato i cittadini quindi decido”,  magari questi studenti potrebbero scoprire che il concetto di democrazia rappresentativa  non è fondato su deleghe in bianco e che la sovranità popolare continua ad appartenere al popolo anche dopo le elezioni come afferma il comma 2 articolo 1 della Costituzione.  E andando un poco più nel particolare scoprirebbero che nel programma elettorale del Sindaco si faceva riferimento ad una generica riqualificazione della piazza e non ad un progetto particolare, progetto particolare che non è stato oggetto della campagna elettorale, tenuto nascosto in un cassetto per tirarlo fuori subito dopo le elezioni: a proposito di chi “è stato votato dai cittadini”!

Concludendo invito gli studenti del Polo Universitario a riflettere bene sul concetto di passato, a non rimuoverlo,  a valorizzarlo,  ad ascoltare con rispetto le posizioni di tutti anche di quelli critici verso questo progetto Buren,  e soprattutto  a non bollarle con etichette facili “vecchio”, “conservatore” etc. etc.   Anche perché di fronte al modernismo "urlato" di Buren e al decisionismo provinciale del Sindaco Federici viene in mente un aforisma del grande Ennio Flaiano: “Coraggio, il meglio è passato”. 



P.S.
Il prossimo 15 luglio terrò a Pisa una lezione sul Codice dei  Beni Culturali e del Paesaggio, è un corso a numero chiuso di specializzazione post laurea ma  pubblicherò le dispense … Hai visto mai che anche un “conservatore” come il sottoscritto non possa fornire loro qualche informazione utile a comprendere meglio il reale oggetto del contendere su questo progetto.  
   



1 commento:

  1. quando furono annunciati i lavori, il presidente dell'aci chiese al sindaco, a nome dei suoi iscritti, di conoscere il piano del traffico previsto. risposta:-poi vedremo-
    ABBIAMO VISTO.

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