giovedì 29 novembre 2012

Centrale Enel: Il Sindaco Federici deve essere indagato come quello di Taranto!



Il Sindaco di Taranto è indagato per omissioni di atti d’ufficio, vedi QUI, per non aver attivato, sotto il profilo giudiziale e amministrativo, le azioni di risarcimento danni e di rimozione dell'inquinamento contro i titolari dell’ILVA, per le attività fuori legge svolte in tutti questi anni dagli esercenti la acciaieria.

Se queste sono le motivazioni dell’inchiesta aperta  a Taranto allora anche il Sindaco Federici e l’ex Sindaco Pagano dovrebbero essere indagati per gli stessi motivi in relazione all’inquinamento prodotto negli anni dalla centrale Enel di Spezia.

La mia affermazione non è un auspicio giustizialista o una generica speranza, ma si basa su atti giudiziari inoppugnabili, che questa città di sepolcri imbiancati ha continuato a rimuovere in tutti questi anni.
Ecco di cosa si tratta….

sabato 24 novembre 2012

Affumicati vivi? L’arroganza della Marina Militare , l’ignavia di Sindaco, Arpal, Asl!

L’associazione Murati Vivi, vedi QUI,  sta segnalando, da giorni, l’ennesima anomalia di comportamento da parte delle autorità militari. In particolare, nell’area della banchina di fronte al quartiere di Marola, si sta svolgendo una attività di demolizione di una vecchia bettolina.
Questa attività ha prodotto esalazioni ed emissioni odorigene senza che alcuna autorità militare o civile, preposta ai controlli di prevenzione sanitaria e ambientale, sia intervenuta.

Solo ieri (23/11 c.a.) l’ASL sembra sia intervenuta a fare dei controlli nell’area dove si svolge la demolizione della nave, ovviamente il cantiere era fermo e "sembra" che non siano state rilevate anomalie.

In realtà, già da queste reticenze e azioni ritardate, emerge una grave inadeguatezza, per non usare un termine forse più efficace: “non curanza”, delle autorità preposte ai controlli (ASL, ARPAL, Sindaco del Comune di Spezia). Infatti basta analizzare la normativa in materia per capire che queste autorità avrebbe dovuto intervenire subito, insieme con le preposte autorità militari (Comando carabinieri tutela dell'ambiente e Capitaneria di Porto), almeno per la parte di loro competenza: le emissioni in area comunale (quindi non militare) che hanno investito per giorni anche la scuola elementare  di Marola.

Vediamo come funziona la normativa in questo caso e quali sono i compiti di autorità civili e militari.........

mercoledì 14 novembre 2012

Discarica di Saturnia: hanno fatto fallire l’Acam e ora scaricano tutto su lavoratori e cittadini!


Sulla base del nuovo accordo  Comuni, Acam, Sindacati si prevede, tra le altre cose, l’avvio entro un mese, quindi entro dicembre 2012 , delle procedure amministrative per realizzare due discariche di servizio al sistema di gestione dei rifiuti urbani e assimilati: Mangina (Val di Vara) , Saturnia (Spezia ).

La vicenda appare curiosa anche se possiamo certo dire che niente di nuovo sotto il sole. Infatti  il sito di Saturnia come peraltro quello di Mangina erano previsti da anni nel piano provinciale dei rifiuti, vedi qui.  In particolare Saturnia viene individuata nel piano provinciale anche come possibile discarica di servizio .
Ma l’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Spezia del 28/1/2011 impegna  Regione e Provincia a predisporre un progetto di risanamento del Sito di Saturnia che preveda tempi certi, tipologie e quantità di materiali, incluso il sottovaglio prodotto a Saliceti. Il Sindaco Federici  presentando quell’ordine del giorno specificava,
vedi qui,  che: “ Nella discarica di Saturnia in effetti potranno essere conferiti solamente i fanghi verdi risultanti dal dragaggio del golfo, dopo opportuno trattamento di desalinizzazione”. 



QUESTIONI AMMINISTRATIVE E TECNICHE INELUDIBILI 
La solita superficialità dei nostri amministratori locali, in questo caso in primo luogo Comune di Spezia e Acam, con al servizio i soliti sindacati (quelli che in tutti questi anni non si sono accorti che Acam stava andando a picco anche per le troppe assunzioni clientelari che ora ovviamente pagheranno i lavoratori con esuberi e contratti di solidarietà etc.), tende a rimuovere le seguenti questioni:

mercoledì 7 novembre 2012

La logica para - mafiosa del sistema di potere spezzino: tutti sanno ma pochi denunciano!


ALCUNE ASSOCIAZIONI DI NOTIZIE     
In questa settimana a Spezia si svolgeranno due interessanti iniziative sul tema della organizzazioni criminali che agiscono nel nostro paese, vedi qui e qui.  
Parlare di malavita organizzata a Spezia potrà sembrare una occasione di dibattito culturale per “far crescere la coscienza civile degli spezzini”  come affermano spesso i politicanti nonché amministratori locali. 
Poi leggi, su La Nazione di ieri, contemporaneamente alle iniziative sopra riportate,  una notizia come questa “blitz l’operazione dell’antimafia di Napoli passa anche dalla Spezia sequestrate società in odore di camorra in città l’ombra del clan dei casalesi”. Allora ti viene da dire che forse parlare di mafia e/o malavita organizzata a  Spezia non è solo un fatto meramente culturale.

Poi sempre per quella associazione di idee che produce informazione tracimante in rete, ti viene in mente il Rapporto sulla qualità della vita nelle Province presentato dal Sole 24 ore lo scorso anno (vedi qui), dove risultava che Spezia era all’88° posto in classifica principalmente per una fortissima presenza del fenomeno estorsivo: 76° posto,  a livello di aree ad alta criminalità organizzata.

venerdì 2 novembre 2012

L’Autorità Portuale di Spezia non rispetta il ruolo assegnato dalla legge!


Partendo da una recentissima sentenza del TAR Puglia con il post che segue si effettua una ricostruzione del ruolo e delle funzioni della Autorità Portuale secondo la vigente normativa e la prevalente giurisprudenza in materia. Confrontando questo ruolo e funzioni con quello svolto in questi anni dall'Autorità Portuale di Spezia si può rilevare come questo ente abbia spesso e volentieri non adeguatamente rispettato natura e compiti assegnati ex lege, soprattutto nel campo della tutela dell'ambiente e della prevenzione sanitaria.  

Post aggiornato il 28/11/2015