martedì 4 settembre 2012

Le contraddizioni di Federici: un Sindaco ostaggio della sua impotente prepotenza!

Il Sindaco di Spezia in uno dei suoi ricorrenti deliri di  onnipotenza ha rilasciato una intervista, al Secolo XIX, piena di contraddizioni, di dichiarazioni allo stesso tempo arroganti e impotenti. Si conferma un Sindaco incapace di giocare il proprio ruolo confrontandosi apertamente con la città anche con quella parte che non è d’accordo con lui ma pone questioni di merito che meriterebbero una attenzione migliore delle battute da “padrone del Comune” che caratterizza questo Sindaco in modo maggiore dei due precedenti  eletti direttamente dai cittadini. Questi  ultimi non hanno spiccato per scelte di merito molto diverse dal Sindaco attuale ma almeno non ci propinavano continuamente dichiarazioni muscolari più adatte ad un bullo di periferia che ad un Sindaco eletto solo dal 25% dei cittadini aventi diritto al voto.   Ma forse sta proprio qui il problema di questo Sindaco, lui sa che rappresenta solo una minoranza di spezzini, e lo sanno anche i poteri forti (lega coop, industria edilizia, banche detentrici dei crediti su Acam, terminalisti del porto in primis Contship, imprenditori e professionisti vari degli affari spezzini) che lo tengono per le palle da quando si è insediato nella sua carica.  Questa consapevolezza lo porta a quei comportamenti bene analizzati dalla scienza psicologica che si riassumono nella sindrome del complesso di inferiorità che a sua volta produce sfoghi improvvisi di arroganza verso chi non ha il potere di reagire, leggi i cittadini, i comitati, il mondo delle associazioni, i singoli professionisti fuori dal coro di questa città piena di servi sciocchi e per niente sublimi (parafrasando una  frase rivolta storicamente agli italiani dal critico letterario Cesare Garboli qualche anno fa).

Ma veniamo al sodo in questa intervista il sig. Federici afferma quanto segue (dichiarazioni riportate in corsivo tra virgolette e tratte dall’intervista al Secolo XIX):



PROGETTAZIONE DI NUOVE OPERE 
abbiamo predisposto il progetto definitivo del nuovo ospedale
abbiamo progettato il sottopasso di Viale Italia. Primo passo del nuovo Waterfront

Quindi hanno progettato ma, come finanziare questi progetti, come attuarli, con quale percorso amministrativo, come si collocano questi progetti (soprattutto il secondo) nel contesto urbanistico complessivo della nostra città……tutto ciò non è dato sapere eppure è proprio li che si dovrebbe in primo luogo concentrare una amministrazione seria che non vende fumo…



TARIFFE SERVIZI PUBBLICI
le tariffe dell’acqua  si aumentano per fare investimenti”.
Anche qui reticenza da parte del Sindaco che dimentica questi dati oggettivi.  Vediamo il Rapporto ufficiale del  COVIRI 2009 (vedi quisecondo il quale per il nostro ambito Territoriale la spesa unitaria del servizio idrico, relativa a 200 m3/anno, è di 2,21 €/m3  uno dei più alti in Italia come risulta dalla tabella di comparazione n. 3.49 di detto Rapporto. Ci battono solo le città straniere ma li come è noto la qualità del servizio non solo idrico è ben altra (Berlino, Parigi, Zurigo, Ginevra, San Francisco etc.)

E ce la siamo dimenticata la storia della bocciatura da parte del Comitato di vigilanza sui servizi idrici ( nel 2008, vedi qui) della delibera sulle tariffe idriche di ACAM in quanto costruite in danno degli utenti che ha portato alla delibera sempre di detto Comitato che ha imposto la revisione del Piano di ambito spezzino? (vedi qui). 



ATTUAZIONE DEL PIANO REGOLATORE DEL PORTO
Sul rinnovo della concessione alla Contship, le nostre riserve riguardano di una concessione così prolungata
Dichiarazione reticente, come ho dimostrato in questo post (vedi qui), le vere riserve su questo atto unilaterale della Autorità Portuale, avvallato supinamente dal Comitato Portuale, sono a mio avviso le seguenti (completamente rimosse dalle dichiarazioni del Sindaco):
1. Il problema del rispetto delle procedure di evidenza pubblica nel caso di rinnovo di concessioni demaniali di questo tipo
2. Il problema del rispetto delle prescrizioni del Piano regolatore del porto sia quelle di tipo urbanistico (dettate dal Consiglio Regionale della Liguria), che quelle di tipo ambientale (dettate dal Ministero dell’Ambiente e della Regione Liguria).




PARTECIPAZIONE
ingraziarmi i comitati non mi interessa, comporre i particolarismi si”.
Ci risiamo ancora una volta emerge la cultura autoritaria di questo sindaco che considera i comitati, leggi cittadini attivi e consapevoli, invece che una risorsa democratica della città un problema da rimuovere, appunto “non mi interessa”. Il Sindaco continua a non capire che non si tratta di ingraziarsi nessuno ma di coinvolgere le parti più attive della città nei processi decisionali strategici fin dalla loro impostazione. E’ questo l’unico modo per evitare che la “composizione dei particolarismi” di cui parla il Sindaco diventi, come è stata fin’ora l’espressione dei particolarismi dei soliti noti come è avvenuto: con il centro commerciale Le Terrazze, con il piano regolatore del porto, con la gestione dell’inquinamento della centrale Enel etc. etc.



CENTRALE ENEL
Noi siamo alle prese con una lunga e complicata trattativa per portare alla città vantaggi ambientali concreti e avanzati, livelli di emissione di inquinanti drasticamente ridotti. Enel e governi stanno traccheggiando e rinviando da troppo tempo”.

Come ho spiegato anche in un recente post (vedi qui):  
1. Le richieste del Comune all’Enel sono prevalentemente attuazione di obblighi di legge già vigenti, da un lato, e dall’altro non colgono nodi fondamentali come quello dei microinquinanti cancerogeni
2. Non è vero che il Comune è totalmente subordinato ai tempi di Enel e Governo, l’Amministrazione potrebbe attivarsi anche da un punto di vista amministrativo; ad esempio:  producendo un parere sull’accettabilità sanitaria della centrale a carbone nel sito attuale, esercitando poteri di ordinanza per le emissioni diffuse dallo sbarco del carbone nell’area di demanio portuale, diffidare formalmente il Ministero dell'Ambiente ad applicare, per le fasi di spegnimento e accensione dei gruppi, la nuova Decisione della Unione Europea che impone obblighi più stringenti alle centrali come quella spezzina (vedi qui). 

Gli ambientalisti fanno vita facile a prendersela con i Comuni quando non riescono a ottenere un piano energetico nazionale di segno nuovo
Questa dichiarazione del Sindaco dimostra la sua totale malafede comunicando inoltre una enorme balla ai cittadini. Mi chiedo ma il Sindaco è al corrente del fatto che il suo partito, il PD, è il principale sostenitore, ancor più del PDL, dell’attuale Governo.  Non solo ma Federici ha letto la proposta di piano energetico avanzata dal Governo che il suo partito sostiene dove addirittura si vuole ripartire con le trivellazioni dei pozzi petroliferi, dove si propone di trasformare l’Italia (riempiendola di rigassificatori) in un enorme hub per il trasferimento del gas nel Nord Europa, dove si conferma la conversione a carbone di centrali come quella di Porto Tolle e si propongono ulteriori tagli ai fondi alle rinnovabili?   E dovrebbero essere gli ambientalisti a far cambiare idea al governo o il suo partito che siede in Parlamento e vota sistematicamente a favore di tutti i provvedimenti di questo Governo compresi quelli in materia di energia?   Ecco il Sig. Federici muova il suo “riverito culo e chieda a  al suo partito, a Roma, di respingere questo piano tanto per cominciare.  



FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO
Chiederemo impegni su obiettivi comuni per affrontare meglio temi come il sociale o la cultura e indicheremo donne e uomini capaci di interpretare questa proposta

Si uomini e donne capaci come quelli che fanno parte dell’attuale consiglio di amministrazione e del consiglio di  indirizzo come risulta da qui....... Siamo al ridicolo davvero!  E comunque il ruolo della Fondazione si deve basare solo sulla scelta dei consiglieri di amministrazione? Il Comune ha elaborato proposte per definire il nuovo ruolo di questo ente così rilevante, ha avviato un dibattito in città? Ha chiesto alla Fondazione di farlo? Ovviamente no perché in questa città di "grembiulini" ognuno gestisce la propria fetta di potere separatamente e il confronto avviene nelle segrete stanze sulla base di "scambi di favori" e non di progetti, programmi, idee discusse pubblicamente!



COMMERCIO
Sulle Terrazze parlerei di crisi legata alla fase di forte calo dei consumi con le  conseguenze sulla grande, ma purtroppo pesantemente, anche sulla piccola distribuzione

Come sempre le scelte di questa Amministrazione vengono fatte senza alcun respiro strategico ma solo per avvallare decisioni prese dai soliti potenti gruppi di interesse come, nel caso in esame, la lega delle cooperative.
Eppure i dati sono li da anni:  le imprese del commercio a Spezia sono calate di 400 unità da 5.344 a 4.946 con un trend negativo del 7,4%. Ma il centro commerciale  Le Terrazze doveva  essere fatto e così è stato ed ora cominciano le lacrime da coccodrillo, si accorgono che anche i grandi centri commerciali sono in crisi…. Eppure anche qui i dati sono li da anni, ad esempio già nel 2010 il Ministero dello Sviluppo Economico aveva rilevato una stazionarietà delle vendite (solo + 0,1%) ed ancora uno studio, di oltre due anni fa, della società specializzata Nielsen, dimostrava che la forbice di convenienza  a favore dei grandi centri commerciali rispetto ai negozi di vicinato è ridotta a mezzo punto contro i 7 punti del 2005.  Concludeva questo studio  affermando che gli aumenti di ipermercati fino al 2008 riguardano investimenti pianificati da tempo, tuttavia strategicamente la quota si è ormai stabilizzata.
Un trend che era chiaro, addirittura prima della grande crisi economica internazionale a tutti gli addetti ai lavori, per il nostro Sindaco  diventa verità solo oggi. Quello che dovrebbe dire un Sindaco serio è che di fronte ai trend in atto da anni occorrevano:  
1. da un lato una valutazione più approfondita delle reali ricadute economiche del nuovo centro commerciale sulla scala temporale lunga 
2. allo stesso tempo nel caso di decisione favorevole andava programmata per tempo una politica di sostegno per il commercio al dettaglio.  
Come ha affermato l’Assessore all’Urbanistica della Regione Toscana Per far vivere il commercio tradizionale le scelte urbanistiche sono importanti, ma da sole non bastano – ha affermato l’assessore Marson – Occorre anche costruire e incentivare filiere locali di approvvigionamento di prodotti di qualità diversi da quelli in vendita nella grande distribuzione”. Dove sono queste filiere, dove è la Regione , dove sono i nostri deputati locali, cosa hanno fatto per attivare misure di vera compensazione per il commercio al dettaglio spezzino di fronte alla concorrenza che produrrà la nuova Ipercoop? Perché il Sindaco invece che considerare come ineluttabili i dati sulla crisi del commercio, Le Terrazze comprese, non ammette che c’è stata una gravissima superficialità della classe politica locale e regionale nel decidere la scelta del nuovo centro senza una seria politica preventiva di tutela del commercio in generale?  

E questo sepolcro imbiancato di Sindaco con riferimento alla sua opposizione al nuovo outlet di Brugnato ha pure il coraggio di dire nella intervista citata: “sono contrario perché quel centro nasce già superato e la Val di Vara deve puntare su altro”….. come dire visione strategica solo per i grandi centri commerciali in casa di altri, in casa propria, dove domina la coop, i centri si devono fare a prescindere.  COMPLIMENTI PER LA COERENZA SIGNOR  FEDERICI!



UN NUOVO STADIO DA SERIE  A……. MA GLI AMMINISTRATORI RESTANO DA SERIE DILETTANTISTICA 
Federici conclude affermando che ci vuole un nuovo stadio di calcio da serie A…… può darsi! Di sicuro avremmo bisogno di amministratori da serie A ma fino a che governeranno questi sarà impresa impossibile…… forse dovremmo far scegliere gli amministratori al sig. Volpi presidente dello Spezia Calcio…..ovviamente è solo una battuta amara in attesa che la  maggioranza degli spezzini si svegli dal torpore in cui è stata sedata da anni! 







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