lunedì 24 settembre 2012

Diga balneabile? si ma il mare dove nuoteremo in che stato è!

Assessore all'Urbanistica del Comune di Spezia : "nel 2010 la regione ha classificato la diga come sito balneabile o lo studio delle correnti. "  
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Il Sindaco di Portovenere: "

"Fare presto. Auspico un recupero anche sul lato di ponente della diga"

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Il Presidente Autorità Portuale : ""Se facciamo presto, già pronti entro prossima estate".

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Ma su cosa bisogna avere fretta? sulla diga balneabile? davvero è questa la priorità. 

Guardate la mappa sopra riportata:  le aree segnate in rosso sono quelle fortemente inquinate (inquinamento chimico). 


Ora nessuna delle autorità pubbliche che vogliono "fare presto" per la diga balneabile si è   fino ad ora si è preoccupata non dico bonificare ma almeno di verificare che quanto era scritto nello studio di caratterizzazione del livello di inquinamento del tratto di mare dentro diga sia stabilizzato o rischi di diffondersi in qualche modo.  Da quello studio di qualche anno fa tutto è rimasto fermo anzi possiamo dire che è come se le diverse Autorità Pubbliche (Ministero Ambiente,Regione, Autorità Portuale,Capitaneria di Porto, Provincia, Comuni interessati, Arpal ed Asl)  avessero rimosso quanto c'è nei fondali del nostro golfo. 

Eppure l'inquinamento è presente anche nelle aree di mare che saranno interessate dal progetto di diga balneabile per non parlare degli attuali allevamenti di mitili insistenti sempre in quelle aree. 

Dello  studio ICRAM ho trattato diffusamente qui,  quindi mi limito a sottolinearne le conclusioni: " "Da una visione complessiva si identificano alcune aree la cui contaminazione risulta particolarmente critica: l’area del Seno della Pertusola, il settore nord occidentale del Porto Mercantile (dal Molo Garibaldi alla Darsena Duca degli Abruzzi) ed il tratto costiero orientale, da Cadimare al Seno di Panigaglia. In alcune di queste aree concentrazioni molto elevate di metalli e contaminanti organici si spingono anche alle profondità maggiori".  Aggiunge lo studio: "Conservano un potenziale ecotossicologico significativo anche le stazioni ricadenti nelle vicinanze delle aree destinate alla molluschicoltura, in prossimità della diga foranea

Il rischio sanitario di questi inquinanti è tutt'altro che secondario come dimostra uno studio recentissimo (finanziato dal National institutes of health),  di cui ho trattato qui

Allora kari Signori Sindaci, Presidente di Autorità Portuale (che sembra il rappresentante sindacale dei terminalisti o piazzisti di progetti più o meno credibili), e kari Arpal e Asl: ci volete spiegare se ci sono dei rischi sanitari e ambientali, ci volete spiegare lo stato di diffusione dell'inquinamento, in altri termini ci volete spiegare se il "potenziale ecotossicologico"  di cui scriveva ICRAM è solo potenziale e fino a che punto? Ci volete spiegare quanto inizierà la bonifica del nostro golfo? 

E gli ambientalisti si vogliono dare una mossa nel chiedere di queste cose o si preoccupano solo dell'estetica del golfo dopo il progetto di balneazione?    

Questa città vuole diventare una città che ha il coraggio di mettere al primo posto salute e trasparenza o questi due obiettivi, insieme con la competenza, sono condannati ad essere perennemente rimossi dall'agenda dei nostri amministratori pubblici? 







1 commento:

  1. Al “Bando per concorso di idee per la riqualificazione architettonica, paesaggistica ed ambientale della diga foranea nel Golfo della Spezia” pubblicato dall'Autorità Portuale nella scorsa primavera, erano allegate una serie di domande che i progettisti avrebbero potuto rivolgere con le relative risposte. Eccone un paio.

    Domanda n.22. Le acque intorno alla diga sono balneabili?
    Risposta: Le acque intorno alla diga non sono balneabili

    Domanda n. 37: Cosa significa se le acque antistanti la diga non sono balneabili? Sono inquinate e non possono essere utilizzate per scopi turistici o è possibile prevedere un loro utilizzo previo sistema di depurazione in apposite zone confinate?
    Risposta: Il significato della frase le acque “antistanti della diga non sono balneabili” è che non è possibile allo stato fare il bagno in diga, ovvero la normativa vigente non prevede la balneazione; per consentire la balneazione potrebbero essere previste delle piscine ermetiche depurate, ma ciò rimane assolutamente a discrezione del progettista.
    Inviterei l'Autorità Portuale e l'Assessore all'Urbanistica del Comune della Spezia, nonché la Regione che secondo la dichiarazione dell'Assessore ben prima della primavera 2012 ha classificato la diga come sito balneabile, a parlarsi
    Sul "fare in fretta" avrei un dubbio malizioso: c'entreranno mica le elezioni a Porto Venere della prossima primavera?

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