giovedì 9 febbraio 2012

La partecipazione secondo il Sindaco Federici… e secondo me


PREMESSA: LA CULTURA DELLA DEMOCRAZIA DEI PARTITI CONTRO QUELLA DELLA DEMOCRAZIA DEI CITTADINI

Il Sindaco Federici inviando una lettera a SEL
vedi qui  ha affermato che “Voglio inoltre rimarcare che sono a disposizione per confronti programmatici di coalizione con i cittadini, nelle forme di forum, assemblee o quant’altro possa costituire occasione di partecipazione e arricchimento dei nostri contenuti e delle nostre proposte. I prossimi saranno anni così importanti per la città da richiedere un impegno nuovo e un coinvolgimento vero della comunità tutta.”

Come è noto la Amministrazione Federici non ha brillato per volontà di coinvolgimento dei cittadini spezzini in questi anni. Perché? Le ragioni sono molte ma credo che una di queste sia nella cultura istituzionale dell’attuale Sindaco di Spezia: una cultura che vede ancora le istituzioni e i partiti al centro della democrazia rappresentativa e i cittadini in un ruolo al massimo di complemento: cioè dei soggetti da sentire ogni tanto, a cui comunicare ogni tanto ma mai da coinvolgere, attivamente e fin dall’avvio dei processi decisionali, sulle scelte strategiche per il nostro territorio.

Lo dimostra uno scambio di mail risalente allo scorso settembre dopo la decisione di inviare, da parte del Comitato SpeziaViadalcarbone una diffida al Sindaco a non rilasciare pareri sulla nuova autorizzazione della centra Enel senza una adeguata valutazione dei rischi sanitari dovuti alla presenza della centrale nel nostro territorio da circa 50 anni.
In queste mail di Federici in risposta alle mie sollecitazioni culturali e politiche si manifesta una profonda sfiducia verso un coinvolgimento attivo dei cittadini, in queste mail c’è tutta la dimostrazione della incapacità della politica attuale di stare in mezzo ai cittadini: alle loro contraddizioni, alle loro critiche, al loro bisogno di essere ascoltati prima che vengano prese scelte che li riguardano! Come dire una politica preoccupata di salvare la democrazia dei partiti quando invece è a rischio la capacità della democrazia di rappresentare i cittadini che sono e dovrebbero essere i veri attori del sistema democratico.

N.B. Trattandosi di uno scambio tutto politico e senza riferimenti personali credo di non violare alcuna regola della privacy nel pubblicare quanto segue, ma semmai di dare un contributo di verità per capire davvero quale sia la reale cultura sulla partecipazione del Sindaco Federici e quindi il reale significato delle dichiarazioni riportate all’inizio in vista della prossima campagna elettorale.
Chi legge trarrà le proprie conclusioni liberamente.



LO SCAMBIO DI MAIL TRA ME E FEDERICI
Per il testo vedi qui 



CONCLUSIONI DA PARTE MIA
Dopo questa mia lettera finale il silenzio da parte di Federici nei miei confronti, mentre invece pubblicamente è continuato l’attacco del Sindaco e della sua amministrazione a tutte le iniziative della società civile non allineate alle logiche del sistema di potere locale……. fino all’escalation della non partecipazione di alcun amministratore del Comune alla recente assemblea organizzata dagli ambientalisti contro il progetto di Waterfront della autorità portuale.
Dopo quella assemblea molto partecipata, dopo le proposte e le analisi approfondite e motivate, anche tecnicamente, dei relatori, come riconosciuto dalle centinaia di persone intervenute al convegno, il Sindaco Federici dichiara (per il testo integrale vedi qui)“ Il confronto non solo mi interessa, ma lo ritengo doveroso e prezioso. Trovo invece pretestuose posizioni che non hanno altro obiettivo se non quello di azzerare tutto e non far nulla, se non un improbabile sconfinato giardino a mare.” 

Insomma per Federici:
1. il confronto lo si fa solo con chi secondo lui è legittimato a confrontarsi
2. chi ha posizioni critiche verso l’Amministrazione viene automaticamente incasellato nella categoria di quelli che dicono solo “no” nonché di quelli un poco naif che vorrebbero un ritorno ad un mondo fatto di natura, insomma dei “coglioni” secondo il Sindaco.

Ora chiunque è stato alla Assemblea nel Salone della Provincia e ha sentito le relazioni e gli interventi nel dibattito sa che le cose non stanno così, ma Federici che all’assemblea non c’è stato ovviamente trancia giudizi irreversibili.

E’ una tecnica classica quella del potere che per rispondere agli avversari non entra nel merito delle loro proposte ma li  delegittima a priori trattandoli per quello che non sono e nascondendo le loro reali posizioni! 
Questa è la vera cultura della partecipazione del Sindaco Federici! 


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