venerdì 17 febbraio 2012

Centrale Enel: Federici ignora la data entro cui doveva essere autorizzata e…


In una intervista (qui), già ben stigmatizzata sotto il profilo della cultura politica da speziapolis (quiil Sindaco Federici afferma: “l'AIA avrebbe dovuto essere rilasciata nel 2007, cinque anni sono andati persi e la legge non prevede alcuna compensazione”.
In questa affermazione c’è tutta la insipienza e la confusione amministrativa di questo Sindaco e dell’Amministrazione che lui rappresenta.  


QUANDO DOVEVA ESSERE RILASCIATA L’AIA DELLA CENTRALE ENEL
Intanto non è vero che l’AIA (autorizzazione integrata ambientale) doveva essere rilasciata nel 2007. Doveva in realtà essere rilasciata entro il 30/12/2004  trattandosi di impianto esistente precedentemente alla approvazione in sede nazionale della normativa che disciplina il rilascio dell’AIA.
Infatti la normativa sull’impatto integrato era già stata recepita con DLgs 372/1999 e sulla base di questo DLgs era stato emanato il DM 24/7/2002 (che stabiliva la calendarizzazione delle autorizzazioni integrate ambientale da rilasciare). Il DLgs 372/1999 è stato poi modificato dal DLgs 59/2005 per far si che la autorizzazione integrata si applicasse anche agli impianti la cui domanda di autorizzazione all’esercizio fosse stata presentata dopo l’entrata in vigore del DLgs 372/1999.
In sostanza quindi la centrale ENEL della Spezia doveva già andare ad autorizzazione integrata ( in quanto impianto esistente ) entro il 30/12/2004.
A conferma di quanto sopra DM 19/4/2006 ( il regolamento che ha sostituto il Decreto 24/7/2002 sopra citato) prevede esplicitamente una norma transitoria per la quale lo stesso non trova applicazione: 
1. Ai procedimenti di rilascio di autorizzazioni che ricomprendono autorizzazione integrata ambientale, in corso alla data di entrata in vigore  del  DLgs 59/2005   (7/2/2005), la centrale Enel era tra questi ovviamente. Il fatto che la domanda di autorizzazione integrata ambientale sia stata presentata solo nel 2006 è dovuto ai ritardi dello stato italiano in combutta con i dirigenti di enel
2.  Alle autorizzazioni integrate ambientali già rilasciate. 

Il che conferma  che :
1.  potevano essere rilasciate agli impianti esistenti, come quello della centrale ENEL della  Spezia, autorizzazioni integrate prima del nuovo regolamento del 2006
2. la normativa era conosciuta e conoscibile da tutte le amministrazioni competenti compreso il Comune della Spezia
3. il fatto che non sia stata applicata prima (cioè entro il 2004) è frutto solo di inadempimenti amministrativi di gestori degli impianti e di Autorità Pubbliche preposte.

In altri e più chiari termini se i nostri amministratori locali nonchè la Regione e il Ministero dell’Ambiente, avessero imposto la applicazione della normativa vigente Enel sarebbe stata costretta a presentare la domanda di AIA prima del 2004.

Quindi la città non avrebbe subito oltre 7 anni di funzionamento della centrale nelle condizioni attuali: carbone all’80% e senza tecniche di disinquinamento moderne. 




Successivamente a questo quadro la Corte di Giustizia (vedi qui) ha confermato che il termine per adeguarsi alle norme europee sull’AIA era il 30/12/2004 e che il termine massimo per adeguare le norme nazionali alla Direttiva AIA era il 2007 ma solo per impianti esistenti successivamente alla entrata in vigore della normativa sull’AIA.



QUALI COMPENSAZIONI PER I RITARDI NEL RILASCIO DELL’AIA
Federici nella sua intervista aggiunge che di fronte al ritardo nel rilascio dell’AIA (sia nel termine del 2004 secondo la mia interpretazione che in quello del 2007 secondo la sua poco motivata interpretazione) “…la legge non prevede alcuna compensazione”. 

LA LEGGE NON PREVEDE ALCUNA COMPENSAZIONE!!!!!? Intanto quei ritardi sono stati prodotti dalle amministrazioni pubbliche che non hanno imposto all’Enel, in  tutti questi anni, il rispetto della legge.
Quando mai i nostri amministratori hanno sollevato il problema nei termini formali descritti sopra? 
Dove erano i dirigenti di Comune, Provincia, Regione, di quali norme e procedure si intendono? 
Che credibilità hanno questi dirigenti nel esercitare funzioni pubbliche così delicate come quelle relative alla tutela ambientale e alla prevenzione dei rischi sanitari?

Ma la vera compensazione in realtà riguarda un altro tema che era nel programma elettorale di Federici ma che questo deludente sindaco ha rimosso completamente in questi anni…..


LA VERA COMPENSAZIONE STAVA NELLA CAUSA DI RISARCIMENTO DANNI CONTRO L’INQUINAMENTO DELLA CENTRALE  ENEL
Il programma elettorale di Federici di 5 anni fa,  con riferimento al contesto del rilascio della nuova autorizzazione integrata ambientale, affermava: “In questo contesto dovrà essere altresì riconsiderata la questione della Convenzione relativa alla causa per il risarcimento del danno ambientale pregresso, tenendo in adeguata considerazione i nuovi criteri di definizione del danno ambientale stabiliti dalla recente normativa europea in materia, verificando il rispetto degli impegni a suo tempo assunti dall'Azienda nei confronti della città ed aggiornandone comunque i contenuti alla luce del confronto che si dovrà tenere in sede ministeriale”.  
Quando si parla di causa di risarcimento si fa riferimento a quella conseguente al procedimento penale relativo alla violazione della legge sugli scarichi in mare della centrale (in vigore all’epoca, siamo negli anni 90) nel quale il giudice, utilizzando le perizie dell’USL 12 e dell’IRSA relative al giudizio di legittimità davanti al TAR (sull’ordinanza di chiusura della CTE Enel per violazione dei limiti agli scarichi termici), stabilì che si fosse verificato un danno ambientale condannando i due direttori della CTE e riconoscendo i diritti alle parti civili (il Comune di Spezia in primo luogo) attraverso una provvisionale di lire 50.000.000; tale somma doveva essere considerata un anticipo sul risarcimento totale del danno che, secondo la perizia a firma Prof. Finzi Contini (che sosteneva essere già in atto, e da tempo, una gravissima compromissione ambientale del golfo della Spezia), veniva prudenzialmente quantificato in 229 miliardi delle vecchi lire!



Secondo il programma di Federici, sopra riportato:
1. la questione della nuova convenzione legata ad un accordo Enel - Comune con il quale quest’ultimo rinuncia alla causa di risarcimento danni ambientali, doveva essere valutata secondo i criteri della nuova Direttiva sul risarcimento danno ambientale 2004/35/CE, quindi non in base a interpretazioni dottrinali o addirittura a petizioni di principio politiche, ma ad una norma europea  che è stata in gran parte recepita in Italia attraverso gli articoli da 299 a 318 del TU ambiente DLgs 152/2006 (mancano infatti solo alcuni decreti tecnici attuativi , non solo ma il recepimento di gran parte della direttiva era già stato fatto con la finanziaria 2006: legge 266/2005 nei commi  439 e seguenti articolo unico).  In particolare nella citata direttiva 2004/35 le misure di compensazione  del danno ambientale alternative alle misure dirette di ripristino ambientale sono così definite : “ La compensazione consiste in ulteriori miglioramenti alle specie e agli habitat naturali protetti o alle acque nel sito danneggiato o in un sito alternativo. Essa non è una compensazione finanziaria al pubblico” . Appare chiaro come la convenzione deve consistere in un risarcimento al sistema ambientale interessato dall’impatto della centrale in questi anni e non una mera  cessione di aree di interesse urbanistico come è avvenuto fino ad ora nella discussione portata avanti dal confronto ENEL con le amministrazioni locali che si sono succedute.
2. l’argomento della nuova convenzione legata alla causa di risarcimento danni ambientali doveva  essere  utilizzato anche all’interno del rilascio della nuova autorizzazione integrata (AIA) 


INUTILE DIRE CHE FEDERICI NON HA FATTO NIENTE DI TUTTO QUESTO.  CONCLUSIONI......
1. Federici e i suoi dirigenti/consulenti non conoscono la normativa in materia di disciplina dell’AIA
2. Federici non ha rispettato il suo programma elettorale producendo un danno economico potenziale alla città enorme
3. Federici sta per dare il via libera ad altri 10 e più anni di carbone in centrale aggiungendo alla inefficienza amministrativa, al danno economico anche quello ben più grave alla salute dei cittadini spezzini







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