martedì 27 dicembre 2011

Bonifiche a Spezia: anticipiamo nei fatti le leggi peggiori

LA RECENTE DEROGA IN MATERIA DI BONIFICHE
Nei giorni scorsi è stato pubblicato sui mass media locali, l’allarme, anche per la nostra provincia, su una norma contenuta nel decreto legge c.d. Salva Italia (comma5 articolo 40 Decreto Legge 201/2011  ). La norma prevede la possibilità di effettuare la bonifica di siti inquinati di livello regionale (da noi ad esempio l’ex area IP) in modo che il progetto di bonifica possa essere articolato per fasi progettuali distinte al fine di rendere possibile la realizzazione degli interventi per singole aree o per fasi temporali successive.
Si è detto che in questo modo non si sarebbero potuto effettuare delle bonifiche complessive del sito inquinato favorendo così eco furbi e speculatori.

Come al solito a Spezia si chiudono le stalle quando i buoi sono scappati. 

venerdì 23 dicembre 2011

Porto di Spezia: come deve funzionare il Tavolo di confronto sul PRP

Lo scorso 14 dicembre si è ricostituita la Commissione Tecnica del Tavolo Permanente di Confronto sull’attuazione del Piano Regolatore del Porto della Spezia.
Il Tavolo è stato costituito sulla base di un odg  votato a larga maggioranza dal consiglio regionale della Liguria.
Al Tavolo partecipano tutti i soggetti interessati alle problematiche del porto della Spezia  e alla pianificazione della linea di costa di competenza della Autorità Portuale : dai Comuni alla Provincia, alla Regione, alle associazioni degli operatori portuali e dei sindacati nonché alla Circoscrizioni del Comune della Spezia e le principali associazioni ambientaliste.
Il Tavolo fino ad ora si è riunito più volte solo per discutere delle regole del suo funzionamento e del piano di lavoro della commissione tecnica. Tutto ciò ha prodotto un regolamento e un protocollo per ora restati sulla carta, anzi con l’ultima riunione è stato ulteriormente modificato su un punto che rischia, se interpretato in un certo modo, di stravolgere le finalità del Tavolo. 

mercoledì 21 dicembre 2011

Area ex IP: Le puzze continuano!


Sono parecchi giorni che soprattutto alla sera tardi e al mattino la zona in cui abito (all’altezza di Via Lunigiana) è investita da forti odori tipici degli inquinanti quali idrocarburi o associati a questi. Non essendoci a quelle ore attività particolari vicino alla mia abitazione è chiaro che la fonte di questi odori continua ad essere quella della ex area IP.  

LE RAGIONI DEL PERMANERE DELLE EMISSIONI ODORIGENE DALL’AREA EX IP

martedì 20 dicembre 2011

La UE conferma la non applicazione della VAS in Liguria

La Commissione Petizioni del Parlamento della UE rispondendo alla Petizione con la quale la Legambiente Liguria contestava la mancata applicazione della Direttiva 2001/42 sulla VAS  (Valutazione ambientale strategica) ai piani e programmi a rilevanza ambientale ha confermato due punti fondamentali delle tesi che da tempo il fronte ambientalista sostiene sulla non adeguata applicazione di tale procedura da parte delle amministrazioni pubbliche della nostra regione.

Come si può dedurre dal testo originale riportato, a stralcio, qui a fianco la Commissione nella sua indagine sullo stato di applicazione della Direttiva ha affermato quanto segue:
1. Non avendo la Regione Liguria ancora disciplinato autonomamente la VAS,  si applica automaticamente e integralmente la normativa comunitaria e nazionale in materia : Direttiva 2001/42/CE , DLgs 152/2006 
2. l’ambito temporale di applicazione della VAS non è quello che inizialmente la Regione Liguria si era data: il 31/7/2007 ma invece quello del 21/7/2004


Vediamo distintamente le conseguenze di queste due affermazioni:

venerdì 16 dicembre 2011

Schiffini fan di Federici: Nulla è come sembra in questa città

Mi scuso anticipatamente se per una volta ho deciso di scrivere su questo blog un post strettamente politico, ma come ho avuto modo di affermare spesso le questioni della democrazia, compresa quella rappresentativa, in realtà sono questioni sostanziali, quanto quelle tecnico giuridiche e comunque di merito che ho sempre trattato in questo blog dalla sua nascita. 

Cinque anni positivi , Federici è stato il sindaco di tutti, con la capacità di parlare a tutti. E per portare a termine i progetti più importanti avviati servono altri cinque anni.”  afferma ieri sera Schiffini alla presentazione della nuova candidatura di Federici, solo 4 anni fa per prendere i voti degli ambientalisti lo stesso Schiffini dichiarava al Corriere della Sera del 20/4/2007: "«Sull' ampliamento del porto sono tutti d' accordo, da destra a sinistra - dice Schiffini - perché c' è una lobby portuale. "......... evidentemente in pochi anni le pur rare presenze in consiglio comunale di Schiffini hanno fatto scomparire la lobby portuale..... Non ce ne eravamo accorti, grazie Sig. Schiffini per avercelo ricordato! D'altronde se volete potete mettere a confronto il suo programma elettorale di allora e quello che Federici ha fatto in questi anni e trarre da soli le vostre conclusioni sulla credibilità delle dichiarazioni attuali. 

Ma non voglio perdere troppo tempo con il sig. Schiffini, uso le sue contraddizioni politiche invece come emblematiche dello stato della democrazia di questa città

lunedì 12 dicembre 2011

Porto e Inquinamento: L'Autorità Portuale fornisca questi dati e questi atti

Mercoledì 14 dicembre si riunirà il Tavolo permanente sul Piano Regolatore Portuale a cui partecipano tutte le diverse rappresentanze istituzionali, sociali e ambientaliste presenti sul territorio. 
L'ordine del giorno di questa riunione si occuperà ancora del regolamento del Tavolo e del protocollo di lavoro dello stesso. 


Dopo oltre 2 anni il Tavolo non è neppure riuscito a darsi delle regole di funzionamento ma sui risultati di questa nuova riunione tornerò nei prossimi giorni. In questo post voglio invece porre all'attenzione di chi legge due questioni
la prima riguarda tutti gli atti e le informazioni che l'Autorità Portuale (AP) avrebbe dovuto rendere pubblici e fino ad ora non ha fatto;
la seconda riguarda gli atti e le informazioni che l'AP avrebbe dovuto rendere pubblici, in attuazione delle prescrizioni stabilite nel giudizio di Valutazione di Impatto Ambientale del PRP. 
Su questi atti e informazioni la AP dovrebbe pubblicare un report  in grado di dimostrare ai cittadini spezzini lo stato di rispetto degli obblighi derivanti dalla  normativa sull'inquinamento  delle attività del porto mercantiel. 
Vediamoli questi atti e informazioni. 

sabato 10 dicembre 2011

Alluvione: la Regione finalmente delibera, ma ci sono ritardi e contraddizioni

La Giunta Regionale della Liguria è intervenuta con un provvedimento sulla messa in salvaguardia delle zone alluvionate.
Un provvedimento nel suo complesso positivo ma arrivato in ritardo, sia rispetto agli eventi alluvionali che, e soprattutto,  agli obblighi di legge in vigore da tempo in materia di rischio alluvioni. 
Per un esame del provvedimento della Regione andate qui e qui  .


giovedì 8 dicembre 2011

La Spezia: una Provincia in crisi di Futuro!


La recente indagine sulla qualità ed il tenore di vita pubblicata dal Sole 24 ore in generale conferma ai primi posti le province del Nord : Bologna , Bolzano, Belluno, Trieste,Trento ma anche Firenze a dimostrazione che non sempre le dimensioni delle città costituiscono un handicap per la qualità della vita.

Spezia? Si conferma una Provincia in Grigio come ho avuto modo di definirla nel commentare lo stesso rapporto dell’anno scorso: come classifica generale siamo al 52° posto su 106 Province. L’anno scorso eravamo al 57°.


Ma in queste indagini i dati più significativi si ricavano mettendo a confronto le diverse classifiche settoriali con i c.d. indici di percezione per i cittadini di una determinata problematica e soprattutto andando a leggere i dati numerici cercando anche di interpretarli in modo sistematico ed integrato. 


lunedì 5 dicembre 2011

ACAM ATC: nuova legge di privatizzazione dei servizi pubblici locali











PREMESSA: LA NUOVA DISCIPLINA DI PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI
La legge 148/2011 ha modificato nuovamente la disciplina dell’affidamento dei servizi pubblici locali a rilevanza economica ( in particolare: rifiuti, trasporti su gomma quindi quello pubblico regionale e locale escludendo quello ferroviario, illuminazione pubblica) dopo il recente referendum che aveva abrogato la disciplina che liberalizzava i suddetti servizi pubblici oltre a quello idrico. 

mercoledì 30 novembre 2011

Alluvione: la Toscana blocca tutto... la Liguria avvia l'outlet di Brugnato

Mentre in Liguria dopo oltre 1 mese dalla devastante alluvione si continua a discutere su come disciplinare, per il futuro immediato, le aree a rischio inondazione, la Regione Toscana ha presentato, all’interno della legge finanziaria 2012 in fase di approvazione, delle norme che, almeno per il futuro, costituiscono una svolta nettissima rispetto alla passata gestione del rischio idrogeologico.
Per il testo ufficiale della proposta di legge toscana vedi al seguente link (articolo 138 in particolare) . 


LE NUOVE NORME TOSCANE SULLA PREVENZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO
L’articolo 138 del disegno di legge toscano afferma tre vincoli chiarissimi:

martedì 29 novembre 2011

Ordine del Giorno Consiglio Regionale sul rischio idrogeologico


Pubblico di seguito l'ordine del giorno approvato, oggi 29/11/2011, dal Consiglio Regionale sulla gestione futura del rischio idrogeologico. Ora si tratta di mettere in pratica quanto approvato a cominciare (vedi parti in rosso) dai provvedimenti in itinere o per i quali non sono ancora stati aperti cantieri od ottenute autorizzazioni definitive, comprese quelle urbanistiche. Questi ultimi in particolare dovranno essere quanto meno sospesi  in attesa della revisione dei piani di assetto idrogeologico  a cominciare da quello del fiume Magra. Su come gestire i progetti in itinere a potenziale rischio idrogeologico si veda anche il mio post sull'outlet di Brugnato

piano, piano il partito del cemento avanza inesorabile!




VENDITA DEI TERRENI AGRICOLI DEMANIALI
Nel silenzio generale o quasi il Parlamento ha approvato una norma all'interno della legge di stabilità (legge 183/2011) che creerà ulteriori condizioni di favore per la cementificazione del nostro territorio. 


L'articolo 7 di questa legge prevede che entro tre mesi dalla data della sua entrata in vigore  (1/1/2012), il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con uno o più decreti di natura non regolamentare da adottare d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze, individua i terreni a vocazione agricola, non utilizzabili per altre finalità istituzionali, di proprietà dello Stato non ricompresi negli elenchi predisposti ai sensi del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85 (Attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio), nonché di proprietà degli enti pubblici nazionali, da alienare a cura dell'Agenzia del demanio mediante trattativa privata per gli immobili di valore inferiore a 400.000 euro e mediante asta pubblica per quelli di valore pari o superiore a 400.000 euro.

Ma le parti veramente indicative e pericolose sono le seguenti  

lunedì 28 novembre 2011

Outlet di Brugnato: decisione da rivedere dopo l’alluvione

LO SCONTRO TRA GLI ASSESSORI SUL FUTURO OUTLET

"Non credo proprio che debbano partire i lavori dell'outlet a Brugnato; meglio aspettare. Non è detto che dopo le verifiche l'area possa essere edificata. A noi risulta che si sia alluvionata" annuncia l'assessore all'Ambiente Renata Briano.

Risponde l’Assessore Fusco: "Per me può partire perché ha tutte le autorizzazioni e i permessi a costruire verranno rilasciati in settimana. Sinceramente sono rimasta perplessa dall'affermazione dell'assessore Briano, perché mi sono detta che se un cantiere viene aperto è perché esistono tutti i documenti e le autorizzazioni per farlo".



LA LIGURIA DISCUTE – LA TOSCANA AGISCE
Mentre in Liguria si discute da giorni il Commissario straordinario per le zone alluvionate della Toscana ha emanato una ordinanza che tra l’altro prevede: ” E’ altresì sospesa l’efficacia dei permessi di costruire i cui lavori non abbiano avuto inizio e sono sospesi i procedimenti di rilascio del permesso di costruire che interessano aree suscettibili,a seguito della verifica, di classificazione più elevata o per le quali sia necessario procedere a revisione delle norme attuative."



TORNIAMO ALLA LIGURIA E ALL’OUTLET DI BRUGNATO
Come abbiamo visto dalla citazione iniziale di questo post l’assessore Fusco ne fa un questione di rispetto di procedure e di leggi, secondo lei il progetto di outlet ha avuto tutte le autorizzazioni ambientali ed ora dovrà essere rilasciato il permesso di costruire per iniziare al più presto i lavori.

Una legge regionale per valutare la sostenibilità dei piani urbanistici e non solo

Il gruppo consiliare regionale di SEL Liguria  ha presentato, con la collaborazione tecnico giuridica del sottoscritto,  un disegno di legge  per recepire finalmente nella nostra Regione la Direttiva 2001/42/CE e il relativo DLgs 152/2006 (Parte II) che la aveva recepita in Italia. 
Il testo del disegno di legge con la relazione introduttiva lo trovate qui . 

La Direttiva 2001/42/CE doveva essere recepita dal 2004, quindi in tutti questi anni nella nostra Regione, tranne qualche eccezione, moltissimi piani urbanistici e soprattutto moltissime varianti non sono state valutate adeguatamente sotto il profilo della loro sostenibilità ambientale e sociale. 

Contro questo disegno di legge è già partita la carica del ceto politico e burocratico che vuole posticipare ulteriormente il recepimento pieno e completo della VAS nel nostro ordinamento regionale.
Con un parere apposito il Consiglio delle Autonomie Locali della Liguria ha cercato di demolire il disegno di legge adducendo motivazioni politicamente dilatorie (attendiamo la nuova legge urbanistica regionale) e motivazioni giuridicamente risibili.
Per un’analisi delle controdeduzioni da me presentate al suddetto parere del Consiglio delle Automie Locali Liguri si veda qui .

sabato 26 novembre 2011

Le responsabilità penali dell'Enel: dopo Porto Tolle anche alla Spezia?

LE VIOLAZIONI ATTUALI DELLA LEGGE DA PARTE DELLA CENTRALE ENEL DI SPEZIA

Come ho già dimostrato in questo post attualmente la centrale Enel non rispetta importanti obblighi di legge.
Alcune di queste violazioni  producono da anni situazioni di inquinamento anomale come quelle:
1. sulle emissioni diffuse ( es. scarico carbone nel terminale Enel)  ed il loro convogliamento
2. sulla mancata gestione dei transitori (fasi di accensione e riavvio della centrale) che possono produrre fenomeni anomali di emissioni dai camini soprattutto per le polveri
3. il non monitoraggio dei microinquinanti (organici ed inorganici) cancerogeni  e tossici.

    Le prime due  violazioni possono realizzare, a carico dei responsabili della centrale Enel, le fattispecie di reati quali:
    1. getto di cose pericolose (emissioni diffuse per lo scarico del carbone): articolo 674 Codice Penale
    2. danneggiamento (emissioni diffuse e mancata gestione dei transitori): 635 Codice Penale
    3. omissione da peggioramento delle emissioni , fattispecie relativa al gestore che ha omesso tutte le misure necessarie ad evitare un aumento anche temporaneo delle emissioni (comma 6 articolo 279 del DLgs 152/2006 - TU ambiente).
    4. violazioni prescrizioni e norme in materia di emissioni da impianti industriali (comma 2 articolo 279 del DLgs 152/2006 – TU ambiente)

    giovedì 24 novembre 2011

    Spezia elezioni Parte III: la campagna elettorale del cittadino


    PREMESSA  
    Nei post precedenti ho analizzato il quadro socio economico ed ambientale della nostra Provincia anche nel quadro della Regione Liguria il sistema di potere locale nelle sue degenerazioni.




    In questo nuovo post affronto i temi di un nuovo  metodo delle decisioni e soprattutto di come occorra impostare una campagna elettorale alternativa al sistema di potere locale. 



    martedì 22 novembre 2011

    Spezia: come costruire un programma di governo alternativo. PARTE II: le degenerazioni del sistema di potere locale






    Nel post precedente ho sviluppato l’analisi del quadro economico sociale ed ambientale della nostra provincia anche in rapporto al livello regionale e nazionale. Nel post che segue svilupperò l’analisi sui limiti e le degenerazioni del sistema di potere locale che,  per una parte significativa, spiegano anche il quadro socio economico ed ambientale, per niente positivo, descritto nel post precedente.



    domenica 20 novembre 2011

    Spezia: come costruire un programma di governo alternativo. PARTE I: il quadro economico, sociale e ambientale


    PREMESSA
    Prima del programma e della lista dei candidati, prima di parlare di nomi e di promesse occorre condividere  tre questioni fondamentali:
    1. l’analisi della realtà spezzina in tutte le sue criticità (economiche, sociali e ambientali)
    2. l’analisi critica sul sistema di potere locale
    3. il modello di governo dell’ente locale a cui ci si candida
    4. il modo di costruire il programma e la lista dei candidati

    Il punto 1 verrà trattato in questo post, il punto 3 è stato già oggetto di un mio posti punti 24 saranno oggetto di due post successivi al presente. 

    martedì 15 novembre 2011

    Verso il nuovo Piano Urbanistico di Sarzana: i limiti del documento di avvio del procedimento e alcuni indirizzi preliminare per l’avvio del processo/procedimento di VAS

    Con la delibera 149 del 2 novembre 2011 la giunta comunale ha varato le “linee guida” per la redazione del nuovo Piano urbanistico comunale. Si tratta di un documento che esprime concetti e principi interessanti ma risulta al momento:


    1. troppo generico relativamente a quelle che saranno le scelte future sul territorio comunale,
    2. reticente sul bilancio della  gestione esistente ed in parte tutt’ora in atto (vedi ad es. progetti Botta e Tavolara)
    3. confuso sulla natura e finalità della VAS
    4. confuso sulle modalità di sviluppo del processo partecipativo che dovrà accompagnare il processo di valutazione/adozione/approvazione del piano

    domenica 13 novembre 2011

    A che punto è la prevenzione del rischio di incendi catastrofici nel Porto della Spezia?

    Il post che segue è finalizzato a verificare quanto la nuova ordinanza della Capitaneria di Porto della Spezia relativa al servizio antincendio abbia rispettato normativa e giurisprudenza in materia. Non si tratta di una questione formale, il corretto funzionamento del servizio, in termini di adeguate professionalità e indipendenza dai gestori dei terminal, è la condizione principale per gestire il rischio di incidenti che potrebbero essere catastrofici per la vita dei lavoratori del porto ma anche per i cittadini che vivono davanti al porto e ai vari terminal che gestiscono le merci pericolose. 


    mercoledì 9 novembre 2011

    Gli ex inceneritori di Termomeccanica : Versilia e Gioia Tauro.

    Enzo Papi rappresentante legale di Termomeccanica ha denunciato per diffamazione il Presidente della Provincia che aveva accusato Termomeccanica di aver taroccato le emissioni dell'inceneritore di Pietrasanta. 

    Premesso che le responsabilità penali sono personali e non sta a questo blog emettere sentenze, mi pare doveroso ricostruire i fatti, non le interpretazioni soggettive, relativi al modo in cui Termomeccanica SpA ha gestito i propri impianti, Da questi fatti credo chiunque sia in grado di giudicare se chi ha diretto questa azienda in questi anni costituisca, non sotto il profilo penale (il cui esame spetta alla magistratura), ma sotto il profilo della corretta gestione amministrativa e tecnica, persona inattaccabile. 

    domenica 6 novembre 2011

    Come la Regione Liguria non applica la VIA e la VAS - PARTE 2

    segue da qui 

    SULLA INCOMPLETEZZA DELLA PROCEDURA DI VERIFICA E VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA' PREVISTA DALL'ARTICOLO 4 DELLA LEGGE REGIONALE 38/1998


    Come la Regione Liguria non applica la VIA e la VAS - PARTE 1


     PREMESSA 

    Le note che seguono, divise in due parti per evitare eccessiva lunghezza del post (la seconda parte la trovate qui),  prendono ad esempio due casi come il progetto Botta di Sarzana e l'outlet di Brugnato per dimostrare come la Regione Liguria continui tutt'ora a non applicare correttamente le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) dei progetti e quelle di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dei piani e programmi, violando norme europee e nazionali nonché sentenze della Corte di Giustizia e della Corte Costituzionale. Io continuo a ritenere che una corretta applicazione di queste procedura non solo migliora la qualità delle decisioni prese e la trasparenza delle stesse attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità locali, ma può evitare di effettuare scelte strategiche per i territori che poi si rivelano nel tempo sbagliate e controproducenti sia in termini ambientali che socioeconomici. La VAS serve quindi principalmente a coinvolgere le comunità locali  per produrre una adeguata e preventiva valutazione delle scelte di area vasta e di scale temporali lunghe (per questo è definita strategica). In questo senso la VAS è un processo di apprendimento collettivo sulle modalità d'uso di un territorio, quell'apprendimento che sarebbe stato utile per evitare anche i recentissimi disastri idrogeologici della nostra Regione.  

    N.B. le note funzionano così le intestazioni dei paragrafi sono le criticità non affrontate dalla legge ligure e dal modo di condurre le istruttorie da parte degli uffici regionali, seguono miei commenti ma soprattutto citazioni dirette dalla normativa nazionale ed europea e dalla giurisprudenza prevalente che ricostruiscono i principi per una corretta applicazione delle procedure di VIA e VAS. 

    mercoledì 2 novembre 2011

    Alluvione: cominciamo a ragionare su responsabilità e azioni future

    Mentre la macchina della Protezione civile è ancora in piena attività , con il contributo decisivo del volontariato, vorrei cominciare a sviluppare un ragionamento di prospettiva su quello che è accaduto.

    Ma prima della prospettiva occorre impostare un lavoro di analisi sulle responsabilità su quanto fino ad ora è o non è stato fatto, secondo la seguente sequenze logica:

    Primo. Occorre ricostruire l’informazione sul quadro normativo vigente relativo alla difesa idrogeologica, ricostruzione che trovate quiInfatti una delle cose che è emersa subito dopo la tragedia è la confusione sulle competenze, gli strumenti e quindi le responsabilità, in questo delicatissimo settore.


    Secondo . Sulla base di questa ricostruzione si possono capire le responsabilità storiche e attuali e cioè:
    • chi doveva fare cosa
    • cosa non si doveva fare e invece è stato fatto lo stesso
    • cosa si doveva fare e non è stato fatto
    • cosa è mancato nello scambio di informazioni e nel coordinamento tra gli enti preposti alla difesa idrogeologica nel nostro ordinamento nazionale e regionale.

    martedì 25 ottobre 2011

    Centrale a carbone: Enel risponde alla critiche con qualche bugia di troppo!

    L’ufficio “Relazioni con i media territoriali” di Enel ha inviato al Post questa lettera di precisazioni sull’articolo di Orsetta Bellani che il Post ha pubblicato il 24 ottobre 2011. L’articolo della giornalista è frutto di una sua indagine sulla situazione della centrale anche con interviste ai rappresentanti del Comitato SpeziaViadalcarbone.

    Si tratta di una sequenza di affermazioni assolutamente infondate per alcune delle quali ho già risposto. Mi riferisco alle seguenti affermazioni di Enel contenute nella lettera sopra citata e che riporto di seguito in corsivo e in rosso mentre in blu sono riportati i miei commenti:

    lunedì 24 ottobre 2011

    Area ex IP ecco la Determina del Comune sulle aree verdi a tempo!


    La Determinazione dirigenziale del Comune della Spezia n. 46 del 6/10/2011, che trovate riprodotta a fianco di questo post, approva una variante progettuale della bonifica dell’area della ex raffineria IP, relativamente ad un settore diverso da quello dove si sta per ultimare l’Ipercoop.
    Si tratta in parte del sub-distretto 2 e soprattutto del sub-distretto 4, due dei sub-distretti in cui era stata suddivisa scorrettamente l’area da bonificare. Quando affermo che fu scorretta la suddivisione mi riferisco ad un concetto tecnico di scorrettezza. Infatti la relazione della dott.sa Tunesi (consulente del Comune della Spezia) nel settembre 2007 affermava: “un elemento che ha generato problemi di cantiere e che ostacolta una efficace bonifica del sito è la diversificazione in sub distretti”. 

    Dalla Determina si conferma quanto segue:

    venerdì 21 ottobre 2011

    Dalle UE criteri e metodi per valutare il progetto di Waterfront


    Forse per il progetto di waterfront dovremmo partire dalla foto che è qui a fianco cioè dalla Spezia che c’è e che vuole  riconquistare un rapporto diretto con il mare.










    Invece come ho già più volte affermato il progetto di Waterfront è fino ad ora stato gestito come se lo spazio a cui si riferisce fosse estraneo alla città storica. Un progetto quello del Waterfront tutto interno alla peggior logica spezzina:

    •  linee di indirizzo decise nelle segrete stanze,
    • un bando internazionale finalizzato poi a far lavorare i soliti architetti locali noti con la supervisione del nome internazionale,
    •  cordata di imprenditori locali pronta conquistarsi una fetta,
    • mancato rispetto degli indirizzi contenuti nel PRP sulla modalità attuative dei diversi ambiti della linea di costa,
    • rimozione della normativa europea in materia di valutazione ambientale dei piani urbanistici e territoriali,
    • mancata considerazione degli indirizzi europei in materia di gestione integrata delle aree costiere. 

    lunedì 17 ottobre 2011

    Il Rapporto sull’ecosistema urbano: ecco la vera classifica di Spezia!

    E’ uscito l’ennesimo Rapporto sull’ecosistemaurbano  pubblicato dal Sole 24 ore ma redatto da parte di Legambiente e l’istituto di ricerche Ambiente Italia. La nostra città è arrivata terza nella classifica delle città medie (tra gli 80.000 e i 200.000 abitanti) su un totale di 44 città peraltro non presenti in tutte le classifiche settoriali in quanto alcune città per molti settori non hanno fornito dati agli estensori del Rapporto e quindi sono finite non classificate, in alcuni casi anche la nostra.
    Apparentemente un buon risultato ma i dati vanno letti sia analizzando la metodologia che sta alla base degli stessi che le singole classifiche settoriali altrimenti si rischia di fornire una informazione falsa della reale situazione ambientale del nostro territorio.

    venerdì 14 ottobre 2011

    Come organizzare le prossime giunte locali: professionalità, trasparenza, semplificazione, risparmio



    Il Sindaco eletto dai cittadini dovrebbe costruire intorno a se una squadra di professionisti di sua fiducia ed il consiglio dovrebbe essere il primo controllore del rispetto del programma presentato dal Sindaco.

    Quindi gli assessori dovrebbe essere i Direttori delle macro aree  di cui si occupano, avendo ovviamente le competenze riconosciute da curriculum valutato da soggetti tecnici indipendenti scelti da maggioranza e opposizione.

    Prima della nomina gli assessori dovrebbero svolgere apposite audizioni davanti al Consiglio Comunale per spiegare le loro competenze e come intendono attuare tecnicamente il programma del Sindaco, come avviene per le audizioni dei Ministri statunitensi o dei Commissari della UE alle loro rispettive assemblee elettive di riferimento.

    Così la finiamo con il mercato delle vacche preelettorale per i posti di assessore, con le listine fatte ad hoc per avere un posto prima in consiglio per poi ricattare il sindaco per un posto di assessore, e soprattutto con assessori che non sanno minimamente di cosa si occupano o ripetono a pappagallo quello che gli riferiscono dirigenti e consulenti. 

    Ma soprattutto l'attuazione di questa proposta romperebbe il giocattolino del potere immenso degli attuali 4/5 dirigenti apicali che si riconfermano ad ogni nuova sindacatura, finito il mandato del Sindaco a casa i Direttori/assessori e si ricomincia. 

    Qualcuno dirà e la separazione tra funzione di indirizzo politico e funzione gestionale? Questa resta; le autorizzazioni le daranno i dirigenti settoriali come avviene tutt'ora, sulla base di una istruttoria coordinata/vigilata dai Direttori delle macro aree, ma si romperà il vero meccanismo che non permette la separazione tra queste due funzioni: il prolungarsi all’infinito nel proprio ruolo di dirigenti apicali di 4 o 5 persone per decenni come avviene ad oggi nel Comune di Spezia. E’ chiaro che se per oltre 20 anni decidono sempre i soliti non ci potrà essere alcuna garanzia seria della separazione tra funzione di indirizzo politico e funzione gestionale per il semplice motivo che il Dirigente a vita diventa una sorta di dominus incontrastato nel proprio campo, inattaccabile e incontrollabile dall’assessore di turno che quasi sempre è incompetente nel settore dell’assessorato di cui è incaricato. Andate a vedere il curriculum vitae degli attuali assessori comunali solo 4 hanno una relativa competenza professionale nei settori loro affidati, ben 8 non c’entrano un tubo con il settore di cui si occupano.

    In tutto bastano 4 Assessori/Direttori:
    1.programmazione/ attività produttive/commercio/pianificazione/ambiente  
    2.bilancio/finanze locali/partecipazioni comunali
    3.trasporti/traffico/viabilità/lavori pubblici
    4.sociale e cultura.

    Basta con assessorati alla partecipazione, alle cooperazioni internazionali: la coooperazione può essere svolta dagli uffici su indirizzo politico del consiglio,  la partecipazione deve essere parte integrante di tutta la macchina comunale e non servire per dare un posto al politico di turno che non ha voglia di lavorare. 

    Basta con gli assessorati che si occupano di cose tecniche (toponomastica, servizi demografici, polizia municipale, politiche comunitarie, nuove tecnologie, arredo e decoro urbano, diritti degli animali) di queste cose si devono occupare gli uffici su indirizzi/vigilanza delle apposite commissioni consiliari e del Sindaco.

    A proposito per dare una organizzazione come quella sopra descritta non servono riforme legislative, la Autonomia Statutaria permette di organizzare le competenze degli assessori anche ad integrazione di quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali, infatti solo le competenze del Consiglio Comunale sono fissate esclusivamente ex lege, mentre il secondo comma dell’articolo 48 del Testo Unico degli Enti Locali riconosce in capo alla giunta una competenza  generale residuale da articolarsi di volta in volta secondo i principi dello Statuto e dei regolamenti dell'Ente. 

    giovedì 13 ottobre 2011

    Alcuni suggerimenti per promuovere la partecipazione dei cittadini alle attività del Comune

      
    Solo gli uomini che non hanno rinunciato all’abitudine di dirigersi da soli potranno essere capaci di ben scegliere coloro che devono guidarli”.  Alexis de Tocqueville  

    DALLA SOPPRESSIONE DELLE CIRCOSCRIZIONI AD UN MODELLO DI PARTECIPAZIONE DAL BASSO DEL GOVERNO DELL’ENTE LOCALE

    Come è noto la legge 42/2010  ha previsto la soppressione delle circoscrizioni di decentramento comunale (per la prossima legislatura) tranne che per  i  comuni  con  popolazione  superiore  a  250.000 abitanti. Sollecitato da questa scadenza normativa il Comune della Spezia ha avviato una procedura di consultazione, 
    peraltro confusa nella metodologia e negli obiettivi, dei cittadini per avere suggerimenti su come riorganizzare la partecipazione e il decentramento comunale.


    Con le note che seguono vorrei provare ad indicare una serie di proposte concrete che non si limitino, semplicemente, a migliorare la consultazione dei cittadini ma a riorganizzare il modello di governo del Comune in modo partecipato. Insomma una sorta di BOZZA DI STATUTO DI GOVERNO PARTECIPATO DELL’ENTE LOCALE.

    martedì 11 ottobre 2011

    Centrale enel: una proposta nell’interesse dell’ambiente, del lavoro e dell’energia per la Nazione


    LE POTENZIALITÀ AMBIENTALI E DI TUTELA SANITARIA DELLA NUOVA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
    Come ho spiegato la normativa che disciplina la nuova autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la centrale Enel della Spezia permette di intervenire non solo sui limiti di emissione ma anche sulla tipologia dei combustibili e sulla chiusura anche di gruppi inquinanti come quello a carbone attualmente esistente nell’impianto spezzino. Recita infatti il penultimo capoverso del comma 3 articolo 29sexies del Dlgs 152/2006: “Se del caso, i valori limite di emissione possono essere integrati o sostituiti con parametri o misure tecniche equivalenti.”, non solo ma secondo l’articolo 29ter del Dlgs 152/2006 la domanda di AIA deve contenere una descrizione dello stato del sito di ubicazione dell’impianto, legando la nuova autorizzazione con la specificità ambientale/sanitaria spezzina. 



    venerdì 7 ottobre 2011

    La Regione Liguria attacca la autonomia dei Parchi Regionali e il PD applica l’attacco nel Parco della Magra




    L’operazione di attacco alla autonomia dei Parchi Regionali iniziata con la legge regionale 16/2010  ha avuto una sua prima applicazione concreta nell'approvazione del nuovo consiglio e del nuovo Presidente del Parco della Magra. 
    La rissapolitica per la conquista  dei posti di sottopotere garantiti dall’ente parco in questione hanno a mio avviso nascosto la vera sostanza della vicenda e cioè la realizzazione di un modello di governo del Parco totalmente subordinato alle logiche partitiche nonostante che nei suoi presupposti la sopra citata legge regionale nasca da una legge nazionale che mira ad ridurre i costi della politica. 

    martedì 4 ottobre 2011

    Il Sindaco Federici: "Per la centrale Enel non vogliamo fare come il Comune di Vado" ... e chi glielo chiede?

    Nel forum con Città della Spezia il Sindaco Federici ha dichiarato: “Non voglio fare come il sindaco di Vado che ha chiesto la chiusura dei gruppi a carbone e ha ottenuto il raddoppio dell'impianto.”.


    Intanto una precisazione la vicenda della centrale di Vado è molto diversa da quella di Spezia perché qui il gestore chiedeva addirittura un nuovo gruppo a carbone e un ammodernamento dei gruppi 3 e 4 . Il risultato della conferenza dei servizi è stato il via libera al nuovo gruppo, il rifacimento di uno dei due gruppi esistenti e la chiusura dell’altro entro 9 anni. Occorre dire che tale risultato non è ancora stato tradotto nella vera e propria AIA perché è in atto uno scontro con la Regione e i Comuni di Vado e Quiliano per la stipula della convenzione socio economica e per la realizzazione delle rete di monitoraggio gestita direttamente da Arpal e altre questioni riguardanti la scala temporale dei lavori di ristrutturazione/ampliamento concordati in sede di Conferenza dei Servizi.

    lunedì 3 ottobre 2011

    Analisi critica delle dichiarazioni del Direttore della centrale enel!


    Il Direttore della centrale Enel della Spezia in una intervista a La Nazione dell’altro ieri, ha fornito una serie di affermazioni assolutamente non fondate e non veritiere come cerco di dimostrare nelle note che seguono.

    Le dichiarazioni del Direttore della centrale sono in corsivo e riportate in un riquadro, segue subito dopo il mio commento. 

    venerdì 30 settembre 2011

    WATERFRONT: come dovrebbe essere valutato e approvato coinvolgendo la comunità locale che vive e lavora in tutto il golfo di Spezia

    Con questo post analizzerò le modalità con cui deve essere valutata la sostenibilità ambientale e sociale del progetto di Waterfront del porto di Spezia. 
    Non uso il condizionale perchè la procedura che descrivo di seguito è coerente con la normativa nazionale e comunitaria ma anche con gli stessi indirizzi sia del giudizio di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) che della delibera con la quale è stato approvato il PRP (Piano Regolatore del Porto) da parte del Consiglio Regionale della Liguria. 

    giovedì 29 settembre 2011

    Il Rapporto del Sierra Club sull'impatto termico delle centrali a carbone

    Nel post precedente sostenevo come l'ambientalizzazione dello scarico termico della centrale comportasse la messa in discussione del gruppo da 600 MW.  La potenza di una centrale da 1200 MW infatti non può, anche e non solo per gli scarichi termici, essere compatibile con un ecosistema golfo come il nostro. 


    Ora è uscito un rapporto della più importante organizzazione ambientalista USA: il Sierra Club. In questo Rapporto (che trovate qui in versione integrale) si dimostrano i danni irreparabili agli ecosistemi acquatici prodotti dagli scarichi termici delle centrali a carbone (solo per il lago Eire uno dei più grandi del Nord America si calcolano 29,7 milioni di dollari ogni anno) ma anche come il 49% dell'acqua, negli USA, sia utilizzata proprio dalle centrali termoelettriche a conferma del legame tra strage termodinamica e strage di risorse naturali indispensabili, prodotto da questi impianti energetici. 


    Guardate questa animazione popolare creata dal premio Pulitzer fumettista Mark Fiore che dimostra chiaramente i danni prodotti dagli scarichi termici delle centrali a carbone.  


    Il Rapporto Del Sierra Club dimostra